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La Collezione Enrico Maltoni protagonista a HOST 2009, il Salone Internazionale dell’Ospitalità Professionale (Fieramilano, 23-27 ottobre) con un’originale mostra che ripercorre un secolo di storia della macchina da caffè espresso In esposizione i 40 modelli più significativi ed originali del ‘900, a firma di Giò Ponti, Bruno Munari, Fratelli Castiglioni, Zanuso, Pininfarina e Giugiaro Venerdì 23 ottobre, in apertura della mostra, presentata ufficialmente la monografia della storia della FAEMA, scritta ed edita da Enrico Maltoni.


Un secolo di design e tecnologia nella storia della macchina per caffè espresso rivive all’edizione 2009 di HOST, il Salone Internazionale dell’Ospitalità Professionale, il più importante e atteso appuntamento dedicato a ristorazione e ospitalità, che si svolgerà dal 23 al 27 ottobre prossimi a Fieramilano. La Collezione Enrico Maltoni, la più grande e completa raccolta al mondo di macchine da caffè espresso da bar del ‘900, sarà ospite dell’appuntamento milanese con una ampia e dettagliata panoramica dei più significativi modelli di macchine da caffè espresso dal 1910 ai giorni nostri.

Ben 40 gli esemplari esposti nell’allestimento di 250 mq. a cura dell’architetto Karim Azzabi di Design Network Milano, in una passerella scandita da continue innovazioni tecnologiche e da linee sempre più originali ed innovative, firmate dai nomi più importanti del design italiano, da Giò Ponti a Bruno Munari, dai fratelli Castiglioni a Ettore Sottsass, passando per Marco Zanuso, Pininfarina, e Giorgetto Giugiaro.

Ad aprire l’esposizione, ospitata al padiglione 18, la prima macchina “a colonna” costruita nel 1910 nell’officina de La Pavoni a Milano (esemplare proveniente da un caffè di Piazza San Marco a Venezia), seguita dai modelli degli anni ‘30 con le loro linee più rigorose e lineari (come la Avalve di Victoria Arduino del 1933, la Bezzera del 1935 e la Dorio modello Lineare del 1945). A seguire, i modelli realizzati dalle fabbriche nell’immediato dopoguerra, come la Faema modello Marte del 1952 e la modello 54 (firmata dall’architetto Gio Ponti) prodotta da La Pavoni.

Pezzo particolarmente ambìto da ogni collezionista di macchine da caffè espresso, la “Lollobrigida” prodotta da La San Marco nel 1955, che deve l’originale nome alle sinuose forme che richiamavano nell’immaginario collettivo le curve della celebre attrice italiana. Altro pezzo unico dell’esposizione, La Pavoni Concorso del 1956 (disegnata da Bruno Munari ed Enzo Mari), detta “Diamante” per le sue superfici sfaccettate, oggi richiesta dai musei di tutto il mondo come simbolo del design italiano della macchina da caffè espresso. La “sfilata” prosegue con il modello E-61 di Faema, sigla con cui la casa milanese volle ricordare l’eclissi di sole del 1961, la Cimbali modello Pitagora del 1962 (disegnata dai Fratelli Castiglioni) e la Rancilio Z8 del 1971 firmata da Marco Zanuso. A chiudere la passerella, una delle prime macchine con la carrozzeria di plastica, la Faema Prestige (progettata in collaborazione con Bayer) e la Lavazza A Modo Mio, che rappresenta l’evoluzione e il futuro dell’espresso.

A corredo dell’esposizione, sarà possibile consultare e acquistare la terza edizione del libro Espresso made in Italy 1901-1962, la prima pubblicazione al mondo sulla storia della macchina da caffè espresso. Nel giorno di apertura della mostra, venerdì 23 ottobre, sarà poi ufficialmente presentata, in esclusiva mondiale, la monografia della storia della FAEMA, pubblicazione con oltre 200 immagini inedite, scritta ed edita da Enrico Maltoni.

+info: – www.espressomadeinitaly.com

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