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Nata in un monastero cistercense nel 1570, fermenta in vasca aperta e matura in cantine scavate nella roccia. Degustata da Kuaska: ow.ly/mj6tJ. Presentata in anteprima nazionale a Rimini, ora Klaster Bock XIX è disponibile per il mercato italiano. Si tratta di una birra speciale che nel proprio nome sintetizza le proprie caratteristiche essenziali: proviene nel sito di un monastero cistercense boemo, è prodotta come secoli fa e vanta 19 gradi Plato (misura della densità di zuccheri utilizzata in abito birraio). Interpivo Czech, importatore di birre tradizionali ceche come Malastrana, inaugura così la selezione di birre speciali da mettere a disposizione di beer shop e locali della Penisola, partendo da Klaster Bock.

Come per ogni importante birra boema, c’è una storia da raccontare. Siamo nella metà del XIV secolo, nella città tedesca di Einbeck, nella Sassonia Centrale. Il digiuno quaresimale mette a dura prova la resistenza fisica dei monaci, ma per riprendere vigore nelle attività quotidiane c’è un rimedio infallibile: la birra. Color rosso antico, piena, calda. Nota di caramello ed evanescenza di noce. A Monaco di Baviera quella birra era conosciuta come ein Bock, poi semplicemente Bock, che in ceco significa caprone. Da qui, dunque, la tradizione di raffigurare l’animale sulle bottiglie e la diffusione nei monasteri della regione. Per forza e contenuto alcolico (7,5°) la collochiamo nella categoria doppelbock.La maturazione lunga e la speciale composizione del malto sono all’origine di colore e gusto di questa birra. Klaster Bock XIX è prodotta a Hradiště nad Jizerou, dove nacque. Klaster infatti significa monastero e il riferimento va al monastero cistercense. Di quell’antico edificio rimane un magnifico portale e il fatto che la birra è prodotta nello stesso luogo, nello stesso modo e fermenta ancora in vasca aperta. Jiří labouňský di Labouň, fu il primo a fare questa birra nel 1570. Agli inizi del 17 secolo, Václav Budovec di Budov divenne proprietario del monastero. Fu poi giustiziato nel 1621 a Praga, con altri 26 nobili cechi. Successivamente, il suo patrimonio passò nelle mani di Albrecht di Valdštejn, i cui posteri fecero costruire la fabbrica di birra. L’eccezionale qualità della birra è dovuta a caratteristiche preziose: acqua di altissima qualità ecantine antiche, scavate in profondità nella roccia, dove la birra fermenta e matura con temperature ottimali.

Klaster Bock XIX arriva nel mercato italiano in fusti da 15 e bottiglie da 0,5 litri.

+info: Enrico Costa Ufficio Stampa Interpivo www.interpivo.com

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