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Scatta da oggi 31 maggio la zona bianca per Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise, senza coprifuoco e con regole per le riaperture secondo le linee guida del Cts. Una sorta di ritorno alla pseudo normalità per i circa 3,1 milioni gli italiani residenti in quelle regioni, le prime ad essere inserite nella tanto sognata zona bianca. In queste zone le riaperture riguarderanno ristoranti e bar al chiuso, oltre all’allentamento di altre misure, con la possibilità di tornare a scoprire queste meraviglie d’Italia anche attraverso la conoscenza dei loro vini. Proprio per celebrare la zona bianca abbiamo voluto dare qualche consiglio sui vini bianchi di queste regioni, per assaporare al meglio il sapore della libertà di un buon calice magari nel ristorante del cuore.

 

Ciallabianca Ronchi di Cialla

Storia di famiglia nei vigneti storici friulani quella di Ronchi di Cialla, dal 1970 viene proposta una selezione di vini da antiche varietà autoctone friulane: Ribolla Gialla, Friulano e Ciallabianco. Il Ciallabianco è un uvaggio tradizionale della valle di Cialla nel comune di Prepotto in provincia di Udine, composto da Ribolla Gialla (60%), Picolit (30%) e Verduzzo (10%). Riconosciuto DOC-Cialla nel 1995 è un vino Cru-Monopolio di Ronchi di Cialla, prodotto solo nelle annate migliori e in un numero limitatissimo di bottiglie, vinificando le uve raccolte da pochi filari della vigna di Picolit per produrre il loro rarissimo Sol. Potenza ed eleganza caratterizzano questo esclusivo vino, fermentazione dell’uvaggio in barriques e successiva elevazione nelle medesime per 11 mesi. Ulteriori 20 mesi di affinamento in bottiglia. Adatto all’invecchiamento, distribuito da Sagna.

 

Ribolla Gialla Damijan Podversic

Equilibrio, uno dei termini più utilizzati per descrivere Damijan Podversic, una viticultura rigorosamente attenta alla salute delle piante, al biologico e al naturale. Attesa e pazienza fanno sì che per tre anni il vino rimanga nel grembo di legno delle botti, segue un anno in bottiglia con lo scopo di preservare ciò che è stato raggiunto nei vigneti e di rappresentarlo ad ogni sorso. Ribolla Gialla 100% dal vigneto Calvario,1,5 ettaro nel goriziano nel cuore del Friuli Venezia Giulia, una vera croccantezza liquida. La buccia spessa e ricca di tannini conferisce al vino un sapore tutto suo, dalla frutta essiccata a dei tannini morbidi e avvolgenti con un finale minerale lungo e persistente. Dopo un sorso si ha la percezione di masticare il vino, si ha quasi la sensazione di assaggiare chicco su chicco questa Ribolla Gialla, che dopo la macerazione, viene invecchiato in botti da 20 o 30 hl per 3 anni e affinato in bottiglia per 1 anno. Con Proposta Vini un legame che risale al 1998, anno della sua prima annata da vignaiolo.

 

6 Mura Vermentino di Sardegna Cantina Giba

La Cantina Giba nasce nel 2013, in seguito ad una ristrutturazione aziendale della cantina 6 Mura, con l’obiettivo di proseguire la produzione enologica di alta qualità iniziata nel 2002 e continuare lo sviluppo dell’azienda adeguandola alle nuove esigenze che la situazione attuale impone. Una cantina di nicchia capace di vinificare un vino bianco Vermentino in purezza, focalizzando l’attenzione sulla raccolta di uve da vigne locali e di qualità, situate fra Tratalias, Giba, Masainas. Il Vermentino di Sardegna fa parte della linea eccellenza “6Mura”. Terreno sabbioso argilloso, vendemmia a metà di settembre, fermentazione in vasche di acciaio inox, affinamento in vasca per 6 mesi “sur lie”, poi in bottiglia per almeno 6 mesi. Al naso profumi fruttati intensi con leggere sfumature tostate, di ottima sapidità che ne conserva la freschezza, in bocca fresco, aromatico e di buona persistenza, leggermente sapida la chiusura. Abbinamenti a tutto il pasto, ideale con pesce, nel catalogo vini di Pellegrini.

 

Catore Sella&Mosca Marras

Per raccontare la Sardegna del vino non si può prescindere da Sella&Mosca, che ha stretto una collaborazione con un nome della moda come Antonio Marras, un connubio di due anime creative, peruna sola grande Isola. Catore è il coronamento di un lungo percorso di ricerca sul Torbato che Sella&Mosca porta avanti ormai da anni. alla vendemmia, condotta a mano nei primi giorni ottobrini, seguono tecniche di vinificazione volte all’esaltazione delle caratteristiche varietali con l’utilizzo di pratiche enologiche poco invasive e molto rispettose: macerazione a freddo, pressatura soffice, fermentazione a temperatura controllata. 100% torbato, un bianco ampio e avvolgente, dai tipici sentori di macchia mediterranea, elicriso in primis, pera e camomilla. Ingresso in bocca decisamente sapido, dalla trama fitta e affascinante, sfaccettato ed energico.

 

Ramì Falanghina del Molise Di Majo Norante

La filosofia enologica dell’azienda Di Majo Norante rispetta l’approccio tradizionale alla coltivazione della vite ed alla produzione del vino, nel tentativo di conservare tutte le caratteristiche degli uvaggi del Molise. Come nel Ramì, un cru che nasce dalla selezione delle migliori uve di Falanghina in predominanza e Fiano, coltivate nel vigneto Ramitello in Campomarino, vigne vecchie di ventidue anni su terreno argilloso. 90% Falanghina, 10% Greco. Di colore giallo paglierino, profumo fresco, gradevole e persistente con sentore di fruttamatura, pesca ed albicocca, ha gusto secco, morbido, ampio, leggermente acidulo, con retrogusto aromatico di mandorla, caratteristico del vigneto. Un vino da tutto pasto, sposa crostacei, antipasti magri ed un ampio numero di ricette di mare, sul territorio nazionale con la rete del Gruppo Meregalli.

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