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“Non ha veramente nulla il Dolcetto a Ovada del Dolcetto delle Langhe. Lo si distingue da maggior profumo, maggiore gradazione, maggiore densità e una maggiore possibilità di invecchiamento.” Cosi scriveva niente meno che Mario Soldati in Vino al vino, la rivoluzione del Dolcetto di Ovada Docg parte quindi da lontano. In occasione del Progetto “2019 – Anno del Dolcetto” lanciato dalla Regione Piemonte per riportare alla ribalta la potenzialità di un vitigno storico tra i più tipici del Piemonte e coltivato diffusamente in tutto il territorio regionale, anche a Vinitaly 2019 ci saranno delle iniziative per celebrare questo nobile vitigno piemontese.


Il Consorzio di Tutela dell’Ovada DOCG ha fatto squadra con l’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato e con le diverse realtà e istituzioni pubbliche e private del territorio ovadese per dare luogo a una piccola rivoluzione, anche di comunicazione.

“Per troppo tempo considerato un vino facile, di pronta beva, – sostiene Italo Danielli, Presidente del Consorzio di Tutela dell’Ovada DOCG – il Dolcetto è un vitigno che invece ha potenzialità intrinseche per stare al fianco dei grandi rossi piemontesi famosi in tutto il mondo. Con il nostro Ovada DOCG vogliamo dimostrarne la grande versatilità”.

L’appuntamento è martedì 9 aprile alle ore 14.00 nell’Area Istituzionale Regione Piemonte (Pad. 10 Area G2) dove con la conduzione di Fede & Tinto di Decanter e in collaborazione con i Sommelier AIS Piemonte, avrà luogo una ‘degustazione narrativa’ cui parteciperanno i diversi protagonisti. Regione Piemonte con l’Assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero, Piemonte Land con il Presidente Filippo Mobrici, il Consorzio di Tutela dell’Ovada DOCG e l’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato, rispettivamente rappresentati dai Presidenti Italo Danielli e Mario Arosio. Si illustreranno le sinergie attivate per promuovere l’Ovada DOCG, puntando a fare sistema e rilanciare l’economia del territorio partendo dal vitigno che vi affonda le radici, all’insegna della qualità e dell’accoglienza, quindi in prospettiva all’Enoturismo. In prima linea la nuova generazione di Produttori dell’Ovada DOCG, costituitasi in Consorzio nel 2013 e che partecipa a Vinitaly per la prima volta, con un viaggio nel tempo nell’arco di tre decenni, degustando le produzioni più recenti datate 2017 e 2016, passando per agli anni 2011 e 2004, fino a bottiglie datate 1998 e 1991.

CARATTERISTICHE DOLCETTO DI OVADA DOCG Le specifiche caratteristiche dei terroir dell’Ovadese e il particolare microclima della zona danno vita a un vino di notevole struttura, caratterizzato da robustezza e forza – più alcol, più tannini – e non di rado da più acidità. Dal sapore concentrato e persistente, proprio per la maggior struttura l’Ovada DOCG è caratterizzato anche da una spiccata attitudine all’invecchiamento. Il vento marino che soffia dalla Liguria attraverso i filari arricchisce l’uva di profumi mediterranei, di sapidità e mineralità. Ha un colore rosso rubino intenso, con tonalità di mora. Esprime percezioni vinose e fruttate, soprattutto in fase giovanile, con sentori di prugne e ciliegie nere, a volte quasi con ricordi di cacao. Poi evolve progressivamente verso una notevole complessità, con sentori di spezie, mandorle e cioccolato amaro. Caratteristiche che si sposano perfettamente anche con la cucina stellata di Tommaso Arrigoni, Chef di “Innocenti Evasioni” di Milano (1 stella Michelin), che propone l’Ovada DOCG come abbinamento ottimale al suo ‘agnello al succo di ciliegie’, in carta nel menu di Pasqua.

Ufficio Stampa Consorzio Tutela Ovada DOCG
The Round Table – Milano

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