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A cura della redazione di Beverfood.com edizioni

 

Secondo l’ultimo Report di Mediobanca dedicato alle acque confezionate, nel 2019 il mercato mondiale esprime un consumo globale pari a 387 miliardi di litri con un giro d’affari pari a 155 miliardi di euro. L’acqua confezionata è oggi la bevanda più bevuta nel mondo.

I PRINCIPALI MERCATI DEL MONDO A QUANTITÀ

Il mercato complessivo di acque confezionate è stimato globalmente in 387 miliardi di litri nel 2019. L’evoluzione dei consumi mondiali dal 2000 ad oggi  è stata molto vivace. A fronte di una crescita cumulata del 25,6% della popolazione mondiale tra il 2000 e il 2019, il consumo di acqua confezionata è aumentato di 3,9 volte (+288,7%), sostenuto dalla progressione del consumo pro-capite aumentato a sua volta del 209,6%. Nel complesso quindi i maggiori consumi di acqua confezionata dal 2000 a livello mondiale sono derivati per il 74,4% dall’incremento dei consumi individuali e per il 25,6% dall’aumento della popolazione. Su base annua, il mercato complessivo si è sviluppato dal 2000 ad oggi ad un tasso del 7,4%:

· La Cina rappresenta il mercato più vasto con 103,1 miliardi di litri (il 26,6% del totale) per un tasso di crescita impetuoso se si considera che nel 2000 il consumo di quel Paese era di circa 9,1 miliardi di litri. Si tratta di uno sviluppo del 13,7% medio annuo;

· Il secondo mercato è quello degli Stati Uniti, molto distanziato con i suoi 50 miliardi di litri (12,9% del totale), che ha realizzato una crescita del 5,8% medio annuo dai 17,1 miliardi di litri del 2000;

· Il terzo mercato è il Messico, con 34 miliardi di litri (8,8% del totale mondiale) e un +5,9% medio annuo;

· Al quarto posto si pone l’Indonesia che si attesta a 31 miliardi di litri (8% la market share) e un +11,4% medio annuo dal 2000;

· Segue l’India che conta consumi nel 2019 stimati in 22,6 miliardi di litri, ovvero il 5,8% del totale mondiale (+13,7% medio annuo dal 2000);

· Subito dopo si pone il Brasile con 22,4 miliardi di litri (5,8% del totale) per una crescita 16 annua del 6,9%;

· Quindi la Thailandia con 14,8 miliardi (3,8%) che è cresciuta annualmente al 6,8%;

· Al primo posto in Europa  si pone la Germania con 13,9 miliardi di litri (3,6% del mercato mondiale);

· Segue subito dopo l’Italia a 13,5 miliardi di litri (3,5%). Dal 2000 la Germania è cresciuta dell’1,3% medio annuo, l’Italia dell’1,8%;

· La Francia, terzo Paese europeo per dimensione, si attesta a 8,8 miliardi di litri (2,3% del totale mondiale) per una crescita annua pari all’1,3%;

Osservando la dinamica dei quantitativi venduti dal 2000 è evidente che i mercati europei si sono mossi a ritmi più contenuti (1,3%-4,1%) rispetto alle altre economie occidentali, in particolare quella degli Stati Uniti (+5,8%).

GIRO DA’AFFARI E PREZZI MEDI

In termini economici il giro d’affari dell’industria dell’acqua confezionata mondiale è quantificabile nel 2019 in 155€ miliardi in base ai prezzi al dettaglio stimati in circa 40€ centesimi/litro. Da sottolineare che l’Italia ha un prezzo medio di vendita molto più basso nel confronto internazionale, pari a circa 20€ centesimi/litro, con la fascia di primo prezzo che si attesta a 11€ centesimi/litro.

I CONSUMI PRO-CAPITE

La dimensione dei mercati dipende dalla popolazione e quindi una metrica di valutazione basata sui consumi pro-capite appare più appropriata per valutare l’intensità del ricorso all’acqua confezionata e i margini di sviluppo dei singoli Paesi. Il medesimo insieme di Paesi esaminato in precedenza evidenzia i seguenti valori pro.capite:

· Messico con 269,4 litri per abitante (+4,6% medio annuo dai 115,7 litri del 2000);

· L’Italia si afferma quale secondo maggiore consumatore su base individuale con 222 litri (+1,5% da 167 litri del 2000);

· Thailandia con 213,1 litri (+6,2%);

· Spagna con 174,9 litri (+3,3%);

· Germania con 167,7 litri (+1,2% da 134 litri);

· Stati Uniti a 152,4 litri (+4,8% da 62,1 litri).

Da precisare che in Messico e negli altri Paesi extra europei le acque confezionate sono in prevalenza Water Tap, cioè acque potabilizzate e trattate, mentre in Italia e nei principali Paesi europei sono prevalenti le acque minerali, notoriamente pure alle sorgenti  e, quindi, non trattate. Se ci riferiamo solo alle acque minerali, l’Italia ha il primato dei consumi pro-capite.

Esistono inoltre mercati di minore dimensione assoluta, ma in cui i consumi individuali sono elevati, quali, ad esempio gli Emirati Arabi Uniti con circa 190 litri. Confermano il proprio forte dinamismo la Cina (73,7 litri e +13% medio annuo), l’India (16,6 litri e +12,2%) e l’Indonesia (114,6 litri e +10%). L’India resta peraltro un Paese con un livello di consumo per abitante assai modesto, ben al di sotto della media mondiale che per il 2019 si attesta a 50,4 litri. L’insieme dei Paesi non considerati nella tabella, che pure rappresentano il 46,6% della popolazione mondiale, segna un livello medio di consumo procapite contenuto, pari a 17,7 litri, ovvero un terzo della media mondiale, un dato che lascia intendere quanto ampi siano i margini di crescita per circa metà della popolazione mondiale.

I CONSUMI PER GRANDI AREE GEOGRAFICHE

Considerando i continenti e le macroaree mondiali, l’Asia si attesta quale maggiore mercato mondiale con 193,6 miliardi di litri che le conferiscono una market share del 50%. Seguono l’Europa a 63,7 miliardi di litri (16,5% del mercato) e l’America Latina (62,3 miliardi e 16,1%) che sopravanza il Nord America (53,1 miliardi e 13,7%) ove il Canada rappresenta un mercato pari a circa tre miliardi di litri.

 

+ info: www.areastudimediobanca.com – naturalmineralwaterseurope.org

 

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