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Dal pascolo a casa tua. Il claim di Pascol è semplice, una startup food-tech creata da due giovani valtellinesi che sta letteralmente rivoluzionando il mercato della carne bovina, generando valore positivo non solo in termini economici di fatturato, ma con ricadute positive sul territorio, dall’ambiente, agli allevatori, agli animali, arrivando sino al cliente finale. Non un semplice e-commerce specializzato nella vendita di carne, ma un progetto con una vision sostenibile in grado di accorciare la filiera distributiva con un semplice click.

 

Federico Romeri e Nicolò Lenoci, rispettivamente ventisei e ventisette anni provenienti dalla provincia di Sondrio, quando hanno dato vita a Pascol nel 2019 non avevano ancora conseguito la laurea in Economia all’Università Cattolica di Milano, ma avevano idee e obiettivi chiari. “Con l’acquisto della prima mucca abbiamo obbligato parenti e amici a provare la nostra carne che avevamo confezionato senza saperne quasi nulla del settore- spiega Federico Romeri- All’inizio pochi ci prendevano sul serio, ora c’è tanta attenzione sulla nostra attività che parte da un’esigenza molto semplice, mangiare carne bovina di maggiore qualità, più sana e a un prezzo concorrenziale, generando un impatto positivo sul territorio”.

LEADER UNDER 30 Federico Romeri e Nicolò Lenoci, i due giovani valtellinesi fondatori di Pascol sono stati inseriti nella prestigiosa lista di Forbes tra i 100 Under 30 italiani leader del futuro nella categoria food & drink. Un altro tassello importante nella crescita di Pascol partendo dalla Valtellina arrivando sulle tavole degli italiani. “Una bella soddisfazione, Forbes ci aveva già adocchiato nel 2020 con alcune menzioni- spiega Federico Romeri- è stata riconosciuta la creazione di valore che stiamo generando nella filiera della nostra carne che è trasparente. Siamo un team di dieci persone con un’età media di 25 anni e una preparazione multidisciplinare tra zootecnia, ingegneria gestionale ed economia, acquistiamo bovini da più di 30 allevatori selezionati. Il riconoscimento di Forbes ci potrà aiutare ad avere maggiore credibilità nei confronti del mercato e degli investitori,  nel 2020 abbiamo registrato 500.000 € di fatturato, uno dei primi a investire nel progetto è stato il mio professore di strategia aziendale dell’Università Cattolica con cui mi sono laureato”.

CARNE SOCIAL Gli allevatori selezionati sono la vera forza di Pascol, che è riuscita a dar loro voce grazie ad una comunicazione super sui social che ha aiutato a farsi conoscere con uno stile personalizzato ed efficae. “I veri protagonisti sono loro i nostri allevatori. Dal mitico Tito Gusmeroli al campione del mondo di ski-alp Michele Boscacci, sono stati tra i primi a credere nel progetto Pascol trasmettendoci la passione che dovevamo essere in grado di trasferire al consumatore per raccontare il prodotto partendo da dove nasce, facendo vedere dove pascolano le mucche in Val Di Togno e in altri alpeggi. Conquistare la loro fiducia è stato il vero successo, con gli allevatori si stanno creando delle relazioni vere per creare un ambiente davvero più sostenibile e far tornare a rivivere gli alpeggi”. La storia della carne di Pascol è trasparente, conoscono la vita dei loro animali, sanno in quali pascoli si sono nutriti, valorizzano il lavoro quotidiano e i gesti degli allevatori che si impegnano ad allevare nel rispetto della natura. Appena terminata la frollatura la carne viene porzionata e confezionata sottovuoto con tecnologia skin con la conservazione del prodotto che può durare sino a quindici giorni in frigorifero in box interamente riciclabili. Per ogni acquisto di carne effettuato tramite il loro sito con un semplice click è possibile conoscere la provenienza e ottenere informazioni dettagliate in termini di tracciabilità. Tutte le informazioni saranno certificate con tecnologia blockchain entro il 2021. Oltre alla carne bovina, su Pascol si trovano anche bresaole e slinzeghe tipiche della tradizione valtellinese in collaborazione con MA! Officina Gastronomica, laboratorio artigianale dello chef di Madesimo Stefano Masanti.

SBARCO A MILANO Nel 2020 Pascol ha aperto in Galleria Campello a Sondrio che ha consentito di aumentare la loro visibilità, ora vogliono replicare questo tipo di esperienza in una piazza importante come Milano, dove è prevista l’apertura di un punto vendita nei prossimi mesi del 2021. “Milano è una piazza importante per continuare a crescere e farci conoscere. Abbiamo già preso un magazzino in zona Lambrate e nei prossimi mesi apriremo un punto vendita, stiamo valutando alcune location per portare in città l’abitudine a un consumo di meno carne e di qualità migliore. Oggi serviamo oltre 1000 clienti al mese in tutta Italia, Milano sarà uno snodo importante per i prossimi passo. Il nostro è un modello replicabile e da esportare- concludono i fondatori di Pascol- non si tratta di un semplice e-commerce che vende carne, tutti gli allevatori selezionati aderiscono a rigidi disciplinari, a garanzia della massima genuinità delle carni prodotte. Il concept di Pascol potrebbe essere applicato in altri territori abbiamo, siamo partiti da Albosaggia in provincia di Sondrio, ci siamo allargati alla Valtellina, abbiamo iniziato con qualche allevatore in Lombardia e in Emilia, ma in futuro potremmo andare anche all’estero”.

INFO www.pascol.it

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