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Di pizzerie buone con ingredienti di qualità e un modello che funziona ce ne sono molte. La differenza anche in questo campo la fa il fattore umano. Siamo stati da Pizzium per il ritorno a grande richiesta delle pizze Regionali. Cosa c’è di più umano che ammettere l’errore. “Il nostro errore migliore è stato toglierle, li abbiamo capito che le pizze Regionali sono quelle che ci rappresentano di più e allora le abbiamo rimesse a gran richiesta dai primi di luglio”- spiega Nanni Arbellini, uno dei soci di Pizzium con Stefano Saturnino e Ilaria Puddu in questa avventura che sta crescendo e mietendo un successo dopo l’altro. L’umanità di Pizzium si respira appena entrati nel locale di via Vigevano a Milano, il quinto in città per il gruppo inaugurato a fine maggio, grande acccoglienza da parte di tutti i ragazzi in sala e anche di chi sta al forno.

 

Una piccola grande famiglia della pizza, con un trascinatore come Nanni Arbellini in grado di fare squadra e di trainare il suo gruppo di pizzaioli, un lavoro fatto di fatica e sacrifici ma anche di soddisfazioni e di clientela soddisfatta. Proprio i clienti sono stati ascoltati per il ritorno delle Regionali, un format che piaceva tanto eccone, molto imitato, ma di inimitabile resta lo stile Pizzium. Una crescita organica, locali belli come quello di via Vigevano con la riproduzione del murales di Maradona a Napoli a sorvegliare la sala, tra mattoni e maioliche. In bagno un’altra esperienza, frammenti di napoletanità, tra Sofia Loren, Totò, ancora tanto Diego Maradona e l’oro di Napoli. Nel piatto un’altra esperienza di pizza vera, preceduta da un Panuozzum, una stuzzicheria come aperitivo, accompagnata da uno Sprizium e da una Birrium, la birra artigianale marchiata Pizzium. La scelta delle Regionali di Pizzium è difficile, piacciono tutte, raccontano un’Italia anche qui con tanta umanità, con ingredienti locali reinterpretati da artigiani o da marchi icone del territorio. La Toscana con salamino di cinghiale, Lombardia con breasola Igp, Piemonte con salsiccia di Bra, Campania con cornicione ripieno di ricotta di bufala e bocconcini dei monti lattari. Un’Italia delle Regionali che da Pizzium si è allargata anche alla Val d’Aosta e al Friuli, percorrendo tutto lo stivale con delle best sellers come Abruzzo e Lazio, arrivando sino al sud con una delle regine del menù della Puglia con burratina fresca e capocollo si è rifatta un po’ il look per rimanere nelle preferenze degli avventori. Pizze realizzate sempre con utilizzo di una farina Petra di tipo 0, macinata a cilindri di media forza, un impasto intelligente, servite con basilico fresco e olio extravergine d’oliva Guglelmi.

Nanni Arbellini con i pizzaioli di Pizzium

Abbiamo fatto un Pizzium tour in tutta Italia per il ritorno delle Regionali- spiega Nanni Arbellini- in ogni appuntamento ho cercato di trasmettere tutta la nostra passione e l’impegno reale che impieghiamo per guidare questa navicella spaziale”. In previsione a settembre altre tre aperture per Pizzium, che oltre al sesto punto di Milano in via Pola, arriverà a Busto Arsizio e poi per la prima volta sbarcherà in Emilia Romagna a Bologna. L’obiettivo ambizioso di Pizzium, che ha inserito anche Nico Grammauta come Direttore Generale per avere una gestione sempre più manageriale, è di arrivare a quota venti locali a fine anno, sempre con umanità.

 

INFO www.pizzium.com

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