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Ci sono della associazioni che scattano immediate. Dici Pommery e subito la mente pensa allo Champagne, ma di riflesso anche all’arte. Perchè la Maison Pommery ha fatto del connubio arte e vino un vero e proprio emblema. Siamo stati a Reims in visita alle cantine di questa storica Maison, un vero gioiello.

Prima di scendere i 116 scalini che portano all’interno di una dimensione unica, una botte in legno ci fa capire la vision di Pommery. Eleganza, storia, classe: in una parole l’arte del bien vivre. Un elefante sospeso in entrata, esposizioni permanenti accolgono visitatori e turisti, 100.000 le presenze di enoturisti stimate ogni anno.

La scalinata che porta alle cantine Pommery
La scalinata che porta alle cantine Pommery

 

CANTINE ROMANE NELLA ROCCIA

I romani avevano già capito tutto ben prima di noi. Scendiamo nelle cantine di Pommery, ricavate trasformando 120 cave di gesso di origine gallo-romana. Un labirinto di 18 km di gallerie destinate a ospitare le bottiglie in affinamento. Un capolavoro, furono necessari dieci anni di lavori, tra il 1868 e il 1878, per la realizzazione di questa cattedrale sotterranea. Siamo a 30 metri di profondità, a farci compagnia 25 milioni di bottiglie in affinamento, le più antiche Cuvée della Maison Pommery, ma anche opere d’arte, bassorilievi storici. Quando il gusto del bello incontra lo charme targato Pommery.

Bassorilievo
Bassorilievo storico nelle cantine Pommery

 

CHAMPAGNE IN CITTÀ

Notiamo subito dei nomi di città campeggiare su ogni angolo. Buenos Aires, Torino, Manchester, ma tanti altri nomi per quella che diventerà una tradizione. La leggenda narra infatti che Madame Pommery ogni volta che apriva un nuovo mercato, dava alle gallerie il nome della città straniera in cui venivano destinate le esportazioni. E per quella città e quel paese andava a realizzare uno champagne con un tipico gusto. Oggi la quota export di Pommery è circa il 60%, con una forte presenza in Europa ma anche nei mercati USA, Asia e Australia.

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Galleria dedicata a Buenos Aires

 

BRUT E POP

Sono tanti i motivi che hanno fatto grande Pommery, ma forse la scoperta più interessante è stata quella del Brut. Anno 1874, Madame Pommery capisce che qualcosa sta cambiando nel gusto dei consumatori. Si confronta con lo Chef de Cave della Maison Victor Lambert, per creare uno Champagne secco, leggero ed elegante. Così nasce Pommery Nature, il primo “brut” millesimato, un successo senza precedenti che ha cambiato il corso della storia. Lo Champagne infatti da bevanda dolce si è trasformato in secco, una rivoluzione copernicana. In tempi più recenti l’invenzione di Pommery POP, un mini Champagne con packaging e formato pensato per i millenials e lanciato sul mercato proprio nel 1999 alla vigilia degli anni 2000.

Bottiglie-POP-Pommery
Champagne Pommery POP ideato pensando ai millenials

 

POMMERY Cuvée Louise

Gran finale della nostra visita con la degustazione ad alcuni vini dell’azienda. Da segnalare l’assaggio della Cuvée Louise 2005. Vino dove il reumage viene ancora fatto a mano, giallo brillante, perlage effervescente. Al naso un bouquet aromatico, molto fine e minerale, note agrumate molto delicate. In bocca sentiamo ancora il frutto, grande freschezza e acidità, non ci sembra di aver davanti un vino così evoluto tanta è la bevibilità. Sono vini senza tempo questo, vini da degustare in occasioni uniche per rendere indimenticabile l’esperienza degustativa.

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Installazione d’arte dedicata a Louise Pommery

 

+INFO www.vrankenpommery.it/

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