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Si chiama Poolwine, il nuovo progetto editoriale online del mondo del vino, raccontato niente meno che da Vincenzo Donatiello, sommelier del prestigioso ristorante Piazza Duomo ad Alba, tre stelle Michelin guidato da chef Enrico Crippa. Ma che sono i Poolwine, o vini da piscina per dirla all’italiana? Sono quei vini da sete, che in Francia definiscono come vins de soif- commenta Vincenzo Donatiello- Era da un po’ di tempo che avevo in mente un progetto del genere, prima pensavo a un libro, ma di fatto sarebbe stato vincolare la liberà del racconto del vino dentro pagine e schemi prefissati, allora ho pensato che l’idea del web potesse essere più adatta alla mia esigenza di comunicazione diretta e veloce”.

Vincenzo Donatiello – © Marco Varoli 2016

Vincenzo Donatiello, classe ’85 è uno dei nasi e dei palati più affermati nel mondo della sommelerie italiana ed internazionale, balzato agli onori della cronaca nel 2004 quando conquistò il titolo di miglior sommelier junior d’Italia. Bevitore seriale per sua stessa definizione, per lavoro e per passione degusta migliaia di etichette all’anno, e non tutte rientrano nella carta o nella cantina del ristorante di Alba che conta circa 1.800 etichette. Ma che cosa deve avere un vino per colpire? “Un vino mi deve trasmettere delle emozioni, mi deve far sentire delle vibrazioni, che sia una bottiglia da pochi euro o da migliaia non conta, quello che è importante è la passione che deve trasmettermi”. Non è nuovo a iniziative editoriali il sommelier di origini lucane trapiantato nelle Langhe, dopo aver curato per anni un blog personale “Mosto di vino”, nel recente passato ha scritto per Intravino, oltre che curare la sezione vino per il giornale di Lifestylie il Gattopardo. “Non ho sicuramente la pretesa di essere uno scrittore, ma in questa avventura sarò da solo e mi piacerà raccontare il vino senza fronzoli e senza troppe costruzioni come schede tecniche o punteggi, piuttosto sarà bello raccontare le storie che stanno dietro a questi vini da piscina, ai loro produttori e ai territori di provenienza”.

Una panoramica interessante quella di Poolwine, che nel lancio inaugurale non ha potuto fare a meno di un riferimento al grande acquisto di mercato di Cristiano Ronaldo della Juventus, di cui Vincenzo è un grande tifoso. “Non ho resistito alla tentazione di paragonare CR7 più che a un vino della sua Madeira a tre Champagne, perché anche lui come uno Champagne dimostra meno anni di quelli che ha. Per quanto riguarda le zone emergenti in Italia, sto seguendo con attenzione il sud Italia, dalla Campania, alla Puglia, alla Basilicata, alla Calabria sino alla Sicilia, tutte zone dove stanno puntando sugli autoctoni liberandosi dai retaggi di venti anni fa dove si puntava esclusivamente sui vitigni internazionali. A livello mondiale in Italia si beve ancora molta Francia con le zone più blasonate, Champagne, Borgogna e Bourdeaux, anche se una zona dove stanno facendo grandi cose è la Loira. La moda dell’est e degli orange sta tirando molto, anche se in Italia ci siamo fermati alla Slovenia, mentre in giro per l’Europa si bevono vini rumeni, ungheresi, che probabilmente arriveranno anche qui da noi”. Poolwine avrà una cadenza settimanale, con tanto di magazine e manifesto, così come ci sarà il vino della settimana, in abbinamento anche a brani musicali. Per le foto invece Donatello si affiderà all’utilizzo di Intasgram con l’utilizzo dei filtri per immortalare le sue etichette.

Ecco un tris di vini Poolwine selezionati in esclusiva per Beverfood.com:

ALSACE GEWURZTRAMINER TAREAU 2016 – GERARD NEUMEYER

Il Traminer aromatico è un’uva che regala facilmente profumi ed eleganza e questo Tareau di Gerard Neumeyer vi conquisterà facilmente con il mix di profumi di fiori e frutta, miele e toni minerali. Al caldo, con prosciutto e melone.

BRUT CONTADINO – CIRO PICARIELLO

L’altra faccia del Fiano, quella fatta di sfide e salvaguardia della tradizione al tempo stesso. Picariello ha sempre fatto parlare dei suoi vini ma con questo Brut Contadino ha tracciato la strada ai “bubbles” Fiano. Citrino, scalpitante, godurioso. Da bere circondati dal verde della campagna. In piscina, ovviamente.

MJERE ROSATO 2017 – MICHELE CALO’ E FIGLI

Pensi ad un rosato e molto spesso lo sguardo volge alla Puglia per la varietà di scelta tra territori e vitigni. Il Mjere è figlio di Negroamaro e Malvasia nera e rappresenta una dell bandiere regionali per la tipologia. Fresco e godereccio, ha nella frutta rossa il carattere espressivo più evidente. Da gustare all’aperitivo con una gustosa panzanella estiva.

INFO: www.poolwine.it

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