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Report Mediobanca 2025: i canali di vendita del vino italiano sul mercato interno e all’export


L’ultimo Report dell’Ufficio studi di Mediobanca sul settore vinicolo italiani, oltre a fornire un quadro sistematico informativo su produzione, consumi, export e produttori vinicoli italiani, fornisce anche alcune indicazioni utili anche sui canali di vendita del vino italiano che di seguito riassumiamo

I canali di vendita sul mercato domestico

• Un terzo delle vendite di vino viene veicolato dalla Grande distribuzione organizzata (Gdo), il principale tra i canali, che è riuscita nel 2024 a mantenere sostanzialmente costante la propria quota di mercato con un calo rispetto al 2023 (-2,8%). La marca del distributore, che nel vino rappresenta il 10,9% dei volumi venduti, è aumentata del 6,8% sull’anno precedente.

• Perdono quota le vendite on premise, sia quelle del canale Ho.Re.Ca che diminuiscono a valore del 4,9% muovendosi da una quota di mercato del 18,6% nel 2023 al 17,6%, sia quelle di enoteche e wine bar che perdono l’8,4% delle vendite a valore riducendo la propria market share di soli 0,2 punti (5,7% nel 2024).

• In crescita, invece, il canale dei grossisti/intermediari (+2,3% le vendite a valore), secondo per importanza con volumi superiori al 20%.

• In leggero aumento dell’1,3% il valore delle vendite dirette, la cui quota di mercato si attesta all’8,2%.

• Di segno negativo l’andamento della loro componente online che incide per il 10% circa: le vendite attraverso i siti internet di proprietà sono calate del 5,7% a valore pur mantenendo stabile la loro quota che è prossima a quella delle piattaforme specializzate (pure player) per la vendita di vino online che nel 2024 hanno visto un aumento delle vendite dell’8% sul 2023. Minoritario invece l’utilizzo di piattaforme generiche (ad esempio Amazon) per la vendita di vino.

• In crescita la quota degli altri canali (retail tradizionale, enoturismo, …) che assorbe ora il 13% del totale vendite del settore.

Wine e-commerce: uno sguardo ai pure player

Nel 2023 il fatturato dei maggiori pure player nazionali si è ridotto dell’8,7% rispetto all’anno precedente.

• La classifica è guidata da Tannico che nel 2023 ha fatto registrare ricavi per 29 milioni di euro, in calo dell’8,6% sul 2022.

• Seguita a breve distanza da Berna (28,5 milioni), unico tra i principali player a realizzare una crescita del fatturato del +23,5% rispetto all’anno precedente.

Vino.com, con ricavi pari a 27 milioni di euro ha registrato una contrazione del 22,1%.

• Sopra i 10 milioni di euro anche il fatturato di Callmewine (13,6 milioni) in diminuzione del 15,8% e, invece, di poco inferiore quello di XtraWine che, riducendosi del 19,6%, scende a 9,1 milioni di euro.



I canali di vendita all’export

• Relativamente alle esportazioni, l’incidenza della Gdo estera sulle vendite oltreconfine è diminuita a valore del 3,2% passando dal 16,8% del 2023 al 15,8% del 2024.

• In calo le vendite dirette ai punti di consumo esteri (-9,1%), attestatesi al 2,1% dell’export complessivo.

• L’intermediario importatore, si conferma il principale canale di vendita con una quota del 78,2% (era il 76,9% nel 2023), aumenta a valore del 3,5%.

• All’estero l’online è in contrazione se transita dalle piattaforme specializzate (-4%), mentre rimane ancora molto basso il peso delle piattaforme generiche a causa dei numerosi ostacoli di natura normativa e fiscale.

+INFO: www.areastudimediobanca.com

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