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Stare, bere, mangiare. Un motto triplo e totale, che da solo fotografa la mentalità dietro la nuova (ri)apertura all’interno di Eataly Smeraldo, a Milano: è infatti di nuovo possibile vivere l’esperienza completa di PianoDue, il ristorante al secondo piano (appunto) del megastore di eccellenza in Piazza XXV Aprile.

Già aperto a ridosso delle difficoltà dovute alla pandemia di COVID-19, PianoDue torna finalmente a pieno regime, proponendo una dimensione di consumo fluida e adatta a qualsiasi richiesta, in una mezzaluna curata da Eataly Design e ricca di elementi verdi e naturali. Da mezzogiorno alle undici di sera, tutti i giorni, la cucina del secondo piano è attiva senza soluzione di continuità, permettendo quindi un pasto canonico, uno spuntino rapido, un momento di pausa, senza però limitare la scelta dell’ospite: che sia un piatto di pasta nel primo pomeriggio, o un improvviso desiderio di pasticceria poco prima dell’ora dell’aperitivo, tutto è sempre disponibile. 

Il menu rispecchia la filosofia classica di Eataly, che mette al centro la qualità degli ingredienti e di pari passo la loro stagionalità, gestita dal Corporate Executive Chef Enrico Panero; la nuova svolta arriva però sull’impostazione della carta, che si slega dalla solita suddivisione in portate e vira verso l’esaltazione della tipologia di prodotto. Ai tradizionali antipasto, primo, secondo, si sostituiscono I bocconi per un inizio d’appetito (semplice quanto sontuoso il pane, burro e acciughe), Il banco dei freschi per attingere direttamente alla macelleria e pescheria di Eataly (battuto di fassona, baccalà, ma soprattutto un asado di impressionante cremosità) e Le farine buonevarie e interessanti declinazioni di pasta fresca e prodotti da forno (la piazza al padellino, anche vegetariana, merita un ritorno).

Nota di merito per la proposta vini, che pur essendo presente in carta in diversi formati (mezzo calice, calice intero, bottiglia o addirittura magnum), si allarga a dimensioni estese: l’ospite ha infatti la possibilità di scegliere tra le svariate migliaia di etichette esposte nell’enoteca di Eataly, situata sullo stesso piano, dal lato esattamente opposto, per garantire la degustazione dell’abbinamento perfetto, a seconda dei gusti, sempre. Il consumo del vino scelto è subordinato al diritto di tappo, usanza colpevolmente rarefatta in Italia ma solidissima all’estero, soprattutto nei paesi anglosassoni (il cosiddetto BYO, Bring Your Own, nato a metà del ventesimo secolo negli Stati Uniti). Anche la miscelazione ha il proprio angolo.

Largo spazio infine agli eventi e alla comunicazione: lo stare del sottotitolo di PianoDue si traduce in una nutrita selezione di momenti culturali, che spaziano dalla presentazione di libri alla musica dal vivo, passando per dimostrazioni, corsi e incontri sul tema del cibo e del vino, per una realtà di convivialità continua e a tutto tondo.

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