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Ai blocchi di partenza Wine to Asia, la kermesse fieristica dedicata ai professionisti del settore vinicolo dell’area Asia/Pacifico. Una nuova manifestazione in calendario il il 20-21 novembre 2020, la prima fiera del vino nell’era del Covid-19 organizzata da Veronafiere-Vinitaly, grazie alla partnership con Pacco Communication, allestita presso OCT Intercontinental Hotel di Shenzhen.  Due giorni di incontri, degustazioni e opportunità di networking dove produttori provenienti da tutto il mondo potranno incontrare i più importanti buyer asiatici.

 

Teatro dell’evento Shenzen, terza città della Cina per importanza economica, dopo Pechino e Shanghai, sede centrale di PACCO Communication, considerata la città dell’innovazione e della comunicazione digitale, con il tasso più alto di crescita economica registrato in Cina negli ultimi vent’anni. A Shenzhen ci sono oltre 3.000 aziende importatrici di wine & spirits e nella provincia del Guangdong operano il 30% dei distributori cinesi.

Negli ultimi anni il mercato globale di vino e spirits è stato influenzato dal mercato asiatico, con la Cina a fare la parte del dragone. Trend di consumi in crescita, le importazioni di vino in Cina rappresentano circa l’8% di quelle mondiali con un valore di 2,4 miliardi di €. Ecco perché la pattuglia delle aziende italiane circa 70 cantine presenti, sbarca in Cina con l’ambizione di aumentare la quota di mercato del vino italiano che sconta un gap storico e culturale nei confronti dei cugini francesi che hanno colonizzato lo scenario, ma anche rispetto a paesi emergenti del vino  come Australia e Cile. Tra i nomi delle aziende che saranno a Wine to Asia ci saranno alcuni dei big del vino italiano, come Giv, Bertani, Piccini, Caviro, Lungarotti, Mgm, Marchesi di Barolo, Donnafugata e Librandi.

C’è ancora molto lavoro da fare per il vino italiano in Asia, ma la direzione intrapresa è quella giusta, come ha sottolineato Giovanni Mantovani, DG di Veronafiere. “Wine to Asia sarà la prima fiera fisica di Veronafiere post pandemia dedicata al vino, in un mercato che Vinitaly segue da tanti anni, fondamentale per il futuro del comparto, che ha un punto di partenza a Shenzhen, da cui partire per conoscere e crescere la Cina ed i suoi consumatori”.

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