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Una notizia bruttissima per il mondo degli appassionati di vino la prematura scomparsa di Domenico Sordi. Un grande conoscitore di vino, dopo il diploma di sommelier alla fine degli anni ’90, da una decina di anni si era specializzato sul mondo dei vini naturali, la sua grande passione. Animatore instancabile di gruppi e community sui social, dove non le mandava certo a dire quando qualcuno usciva dalle regole, per molti è stato un vero e proprio maestro del vino naturale.

Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo dal vivo non poteva rimanere indifferente e non affascinato dal suo stile diretto e trasparente, come i vini che piacevano a lui. Dodo era un amico, faccio fatica a credere che sia davvero successo tutto così in fretta. Come ti dicevo sempre per me oltre che un maestro ad aprirmi le porte dell’universo dei vini non convenzionali, sei stato una delle persone più belle e vere incontrate nel mondo del vino in tutti questi anni. Non è retorica ma realtà, la prima volta che ci siamo parlati è stata davanti a un banco dell’Ais al Westin Palace di Milano. Di una cosa eri sicuro, se incontravi Domenico a una degustazione, da Fornovo, al Live Wine, alla Terra Trema, a Go Wine, al Mercato dei Vignaioli FIVI, da lui potevi avere la dritta giusta per assaggiare le bottiglie più interessanti in mescita. Perché lui conosceva tutti i produttori grazie a una memoria di ferro, sapeva degustare e aveva un’innata capacità di entrare in relazione con il suo interlocutore, capacità commerciali che aveva messo in campo nel suo lavoro in ambito finanziario dopo la laurea in Giurisprudenza. Milanese classe ’67, la sua famiglia era originaria di Centenaro di Ferriere, un comune della Val Nure in provincia di Piacenza, dove conosceva tutte le cantine e i ristoranti, perché anche mangiar bene era una sua grande passione.

Domenico Sordi con il sig.Curto

Avevamo tante interessi in comune oltre il vino, su tutte la Juventus e lo sci. Per Beverfood.com Domenico Sordi aveva collaborato come giornalista scrivendo alcuni articoli sul vino naturale ed era sempre fonte di grande ispirazione, se bisognava avere qualche informazione lui c’era sempre. Come quando lo scorso Ferragosto avevamo fatto uscire un pezzo bomba mettendo insieme in un articolo tutta una serie dei suoi assaggi pubblicati in vari post fatti durante il lockdown, una carrellata di vini naturali dalla beva compulsiva. Spesso mi chiedeva le ultime novità dalla Valtellina, se erano usciti dei produttori nuovi sul vino naturale, cosa ne pensassi di Barbacan, Boffalora e Terrazzi Alti, che tipo di lieviti usasse Ar.Pe.Pe, una cantina di cui Domenico beveva i vini già tanti anni fa quando ancora non li conosceva quasi nessuno, perché lui era sempre più avanti.

Un momento davvero triste per tutti gli appassionati di vino, la bacheca di Domenico Sordi sui social si sta riempendo di messaggi di cordoglio, impossibile riportarli tutti. Per ricordarti prendiamo in prestito la tua risposta alla domanda cos’è il Vino Naturale, pubblicata su Natour Wine, l’ultimo progetto sull’Atlante dei Vignaioli Naturali d’Italia che Domenico Sordi aveva lanciato insieme ad altri appassionati. “Il vino naturale è una filosofia di vita, una filosofia che permette al vignaiolo di rispettare la vigna e di assecondare con attenzione le tempistiche delle fermentazioni spontanee riducendo le pratiche di cantina a quelle necessarie, non invasive, utilizzando una quantità di solfiti almeno tre volte inferiore a quella consentita per legge. Bere un vino naturale significa bere sano e spesso emozionarsi. Ogni annata è incredibilmente sempre diversa, in quanto riflette le condizioni climatiche. Quando parli con questi vignaioli scopri sempre storie diverse con un unico denominatore, l’amore per la terra e le cose sane”. Ciao Dodo, dalla redazione di Beverfood.com sentite condoglianze alla moglie Ornella e al figlio Brenno.

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