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Villa a Sesta, un piccolo borgo di poche case, si affaccia dalle alture del Chianti su un panorama di vigne, casali e cantine, e sulla città di Siena, fino al Monte Amiata quasi a indovinare il mare.

I suoi abitanti, pochi ma tenaci e appassionatamente innamorati del proprio paese, insieme all’Azienda Agricola Villa a Sesta di Riccardo Tattoni, a quattro ristoranti (L’Asinello, La Bottega del 30 – Stella Michelin, Osteria alla Villa e Villa di Sotto), ed al locale Circolo ricreativo (attivo fino dagli anni ’20), per il quinto anno danno vita ad un evento che si è incastonato nel calendario autunnale come una perla: una giornata di festa dedicata al cibo di strada, finalizzata al mangiar bene e stare bene insieme, in un luogo di accattivante bellezza, tra mura antiche o sdraiati sull’erba, tra le vigne.

Il “Dit’Unto: Festival del mangiar con le mani”, quinta edizione, si svolgerà anche quest’anno per tutta la giornata di DOMENICA 08 OTTOBRE 2017. Una ricca e variegata offerta di cibi di qualità si distribuisce per le vie del paese di Villa a Sesta (pochi chilometri a nord di Castelnuovo Berardenga, a mezz’ora da Siena, a un’ora da Firenze e da Arezzo). Inoltre, per chi non vuole avere problemi di parcheggio e rilassarsi in modo completo, 3 partenze bus da Siena Viale Toselli(dal parcheggio davanti al Penny Market) 3 orari per la partenza da Siena a Villa a Sesta (10:30-12:00-14:30) e 3 orari per il ritorno (15:30-17:00-18:30) Villa a Sesta-Siena il tutto a 5,00€ andata e ritorno, da acquistare sul sito www.ditunto.it con la possibilità di prenotare i ticket degustazione, saltando la coda alle casse, (ticket da ritirare presso il punto di accoglienza e informazioni all’ingresso del paese “Unt’Office”).

Come gli anni scorsi, l’offerta spazia dal cibo di tradizione, venduto dall’ambulante che tiene viva la consuetudine locale o di famiglia, alla pietanza preparata per l’occasione, e spesso sul posto, da un ristorante Stella Michelin: un vivace dialogo tra pietanze tipiche e innovazioni gastronomiche, tra le soluzioni creative della cucina premiata dalla stella e i sapori profondi, che dicono del legame con la terra, con le stagioni – non necessariamente toscani, certamente non stereotipati, ma sempre veri, pensati, amati.

I gestori degli stand proporranno il proprio cibo “da strada” in porzioni da degustazione, agilmente consumabili anche in piedi o passeggiando (ma c’è sempre un posto a sedere, per chi ne volesse approfittare). Birre artigianali, vinsanto e vini da meditazione accompagnano il menù che ciascuno può comporre a propria scelta: ci si può lasciar andare ad un menù completo, dagli antipasti al dolce, ci si possono ritagliare dei percorsi (vegetariani, per esempio), si ci può concedere il piacere del sapore dell’infanzia o lo sfizio del cibo insolito e sorprendente. L’offerta di cibo va avanti per l’intera giornata: qualcuno sceglie l’orario del pranzo, altri si aggiungono per merenda, non pochi trascorrono l’intera giornata, diluendo il piacere di mangiare cose buone nel tempo che si trascorre, in attesa del tramonto, tra chiacchiere, assaggi, pareri e confronti con chi ti mangia accanto e ti ha suggerito qualcosa di buono.

Il Comitato organizzatore si fa carico della scelta dei partecipanti all’evento in qualità di “offerenti”: si seleziona sulla base di alcuni precisi criteri: prodotti di qualità, sempre basati su colture locali o localizzate (per cui ogni cibo è riconducibile ad una provenienza identificata, spesso dal territorio circostante, ma anche, da altre regioni (Villa a Sesta è un luogo d’incontro, non una fortezza), si privilegiano i prodotti biologici ed è requisito indispensabile la preparazione artigianale, spesso in loco ed in tempo reale.

Gli “chef” stellati che parteciperanno a questa quinta edizione sono: La sig.ra Valeria Piccini del ristorante “da Caino” (Montemerano, GR), Riccardo Agostini del ristorante “Il Piastrino” (Pennabilli, RN), Antonio Guida, 2 stelle Michelin, chef alla guida del ristorante “Seta” al Mandarin Oriental Hotel (Milano), Cristiano Tomei de “L’Imbuto” (Lucca), lo chef Errico Recanati del ristorante “Andreina” (Loreto, AN), Filippo Saporito chef del ristorante “La Leggenda dei Frati”, che ha riaperto a Firenze nel complesso museale di Villa Bardini, “La Bottega del 30”, ristorante del borgo di Villa a Sesta, stella Michelin da 20 anni con la chef Hélène Stoquelet, “Il Colombaio” (Casole d’Elsa, SI), con il suo chef Maurizio Bardotti.

Ad essi si aggiungono i piatti offerti da ristoranti locali, e degli artigiani della gastronomia ambulante, che hanno ormai riservato al Dit’Unto un posto privilegiato nella propria agenda.

I vini sono esclusivamente locali e provengono dall’ “Azienda Agricola Villa a Sesta”, di Riccardo Tattoni, che in quel giorno offre la possibilità di visitare la cantina e gli impianti, oltreché di degustare ed acquistare i vini della propria gamma, ampia e qualificata.

Per differenziare la scelta di bevande, ed accogliere anche l’altra metà del mondo (gli appassionati del luppolo o del malto), sono presenti anche 2 stand di birre artigianali toscane.

Per le vie del borgo, come si dice, intrattenimento da artisti di strada, che offriranno performance musicali, ospite di quest’anno sarà la “Large Street Band”, oltre ai nostri affezionati artisti di strada direttamente da Rimini con spettacoli acrobatici e ludici (rivolti, questi ultimi, in modo particolare ai “ditini unti” dei più piccoli).La vendita dei ticket per l’acquisto delle degustazioni di cibo e vino in carnet da 3 o da 5 oppure con la nuova combinazione 2 cibo + 2vino riserva + calice Dit’Unto, avverrà alle casse, sistemate agli ingressi del paese: non c’è nessun altro prezzo da pagare, e l’acquisto di tali carnet è a totale discrezione dei partecipanti, dove e quando riterranno di volerlo fare.

Per i più energici, o per coloro che magari hanno soggiornato nei dintorni e voglio profittare di ogni attimo, la giornata è aperta dall’Associazione Trekking “GEB” che propone una camminata nei dintorni del borgo, con partenza alle ore 09,00.

Una doverosa menzione ai volontari, colonna portante di questa manifestazione, ben ottanta persone provenienti da paesi e associazioni confinanti. Senza di loro la festa non potrebbe essere realizzata.

www.ditunto.it/

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