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I BIRRIFICI DELLA VAL CHIAVENNA

Nel frattempo a Chiavenna, cittadina alla confluenza dei fiumi Liro e Mera sulla strada che porta al Passo Spluga, nascono diverse fabbriche. Lo sviluppo di queste fabbriche è favorito dalla presenza di buona acqua e di ‘crotti’ (grotte naturali) che permettono di conservare il prodotto in condizioni ottimali.La più antica fabbrica di cui si ha notizia è la Tunesi che nasce nel 1833. L’avventura di questa birreria dura circa vent’anni quando un certo Hans Ritter austriaco intuisce le possibilità che offre il luogo e rileva l’azienda con tutte le attrezzature trasferendosi nella zona denominata Bottonera. Il successo di Ritter porta alla nascita di altre birrerie. Nel volgere di pochi anni nascono ben sette birrifici situati fra Chiavenna, Piuro e Villa di Chiavenna.: Mattoi-Vanossi e C., Giacomo De Steffani, Silvera e C., G. Coray e C, Giovanni Dolcino, Franz Hagen e C., Fratelli Gianotti.La presenza di tante birrerie comporta una battaglia commerciale senza esclusione di colpi con il risultato, complice anche la nascita in altre città di nuove birrerie più moderne, che all’inizio del 900 sopravvive solo il Birrificio Spluga subentrato a Mattoi e Vanossi. Il periodo che precede la prima guerra mondiale vede il maggior splendore e successo commerciale di questo birrificio.

BIRRERIA ZIMMERMAN Nel 1837 nasce la seconda storica birreria italiana; la Zimmermann. Il fondatore è Anton Zimmermann nato a Gressoney .St. Jean il 7 aprile 1803. L’azienda stabilisce la sua sede ad Aosta in Via Xavier de Maistre. La birreria conosce un immediato successo incontrando il gradimento degli abitanti della regione e dei molti turisti che la frequentano. Alla morte del fondatore (3 maggio 1873) la responsabilità dell’azienda passa al nipote Antonio Thedy. Antonio mette a frutto quanto studiato nella prestigiosa scuola di Augsburg dedicandosi con energia e determinazione allo sviluppo della birreria. All’inizio del 900 la Brasserie Zimmermann si presenta come un’industria moderna e razionale di grande prestigio. All’inizio della prima guerra mondiale la società cambia ragione sociale e diventa la Società in accomandita semplice ‘Birra Aosta’ di Matilde Vincent & C. e continua a prosperare.Nel 1925 la direzione dell’azienda passa da Antonio Thedy al cognato Corrado Vincent.

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