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Purché se ne parli. Facciamo una doverosa premessa, in quanto grandi appassionati di grappa e amici di tanti produttori, siamo davvero molto contenti che in questi giorni si stia parlando tanto di Ve.N.To, il cocktail a base grappa entrato nella lista IBA. C’è un però che vorremmo sottolineare, che la notizia a noi di Beverfood.com e tanti altri addetti del settore, non è nuova. Ve.N.To infatti è entrato nella lista IBA nel 2020, quindi da due anni, la sesta stilata dall’International Bartenders Associations sotto la presidenza di Giorgio Fadda, a partire dall’esordio ufficiale nel 1961. Una lista con in totale 92 drink, 15 in più rispetto a quella del 2011, con Ve.N.To inserito nella sezione New Era Drinks, che con 23 cocktail tiene conto delle evoluzioni dei consumi e delle mode del momento.

Ve.N.To Cocktail IBA
Ve.N.To Cocktail IBA

Per questo motivo ci ha fatto riflettere il fatto che molte testate di settore del food&beverage e altre generaliste, abbiano ripreso a carattere cubitali in questi giorni il fatto dell’entrata di Ve.N.To nella lista IBA come se si trattasse di una grande novità. Articoli da prima pagina in pompa magna, con tanto di ricetta e intervista ai barman Samuele Ambrosi e Leonardo Veronesi, che hanno raccontato la storia di questo cocktail. Anche il governatore del Veneto Luca Zaia ha diramato un comunicato per complimentarsi con i creatori della ricetta del cocktail che unisce nell’acronimo del nome Veneto e Trentino, per l’importante traguardo ottenuto per la grappa che non ha nulla da invidiare agli altri distillati internazionali, subito ovviamente ripreso dai media regionali e nazionali.

Ribadiamo, va benissimo che si stia parlando tanto Ve.N.To e della grappa che sfonda nei cocktail, ma per noi che rimaniamo degli scriba abituati a verificare le notizie, è mancata una delle 5 W delle regole chiave del giornalismo (when-quando?), non specificando che l’entrata di Ve.N.To nella lista IBA è un fatto accaduto due anni fa. Per gli appassionati di grappa invecchiata uscire due anni dopo con vigore e nuova forza sull’argomento aiuta sicuramente, ma sarebbe bastato magari per chi ha diramato la notizia ripresa a destra e a manca, specificare a quando risale l’entrata nella lista IBA, fare un focus sull’andamento del cocktail Ve.N.To dal 2020 ad oggi, raccontare se si tratta di un drink che si beve maggiormente d’estate, se viene consumato più in Italia o all’estero, se il pubblico che lo richiede è prevalentemente di giovani o di adulti. Quello che è certo, come avevamo già scritto nel 2020, che soffia un vento nuovo sulla grappa, ma attenzione a come vengono diffuse (e riprese) certe notizie.

Ricetta Ve.N.To

  • 45 ml grappa bianca
  • 22.5 ml succo fresco di limone
  • 15 ml  Honey mix (acqua o infuso di camomilla con miele)
  • 15 ml Cordial Camomilla
  • 10ml albume (facoltativo)

Metodo di preparazione:

Versare tutti gli ingredienti nello shaker. Agitare energicamente con ghiaccio. Filtrare in un bicchierino tumbler freddo pieno di ghiaccio.

Garnish:

Guarnire con scorza di limone e uva bianca.

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