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Mercato Birre Italia 2019: i principali competitori


tratto da Annuario Birritalia 19/20 Beverfood.com

Sul mercato italiano delle birre operano dieci società birrarie con produzione industriale sul nostro territorio: Heineken Italia, Birra Peroni, Birra Castello, Carlsberg Italia, Forst, Menabrea, l’emergente Birra Morena e poi altre tre aziende di più piccola dimensione (Theresianer, Semedorato, Birrificio Messina). Esse gestiscono complessivamente 16 stabilimenti di produzione, ubicati in diverse regioni del Nord e Sud Italia.


A questi si aggiungono poi le numerose unità di produzione artigianale (oltre 850) quali microbirrifici e brewpub. Sul mercato italiano sono inoltre commercializzate oltre 1.500 marche di importazione, distribuite:

HEINEKEN ITALIA

fa parte del gruppo olandese Heineken, il secondo più grande gruppo birrario nel mondo (con 234 mln hl), presente in più di 70 Paesi, con 170 stabilimenti e più di 81.000 dipendenti. Heineken produce birra in Italia da oltre 40 anni, è presente sul territorio con i 4 birrifici a Comun Nuovo (BG), Assemini (CA), Massafra (TA) e Pollein (AO). Con più di 2.000 dipendenti, Heineken è oggi il primo produttore di birra nel nostro Paese, dove produce e commercializza più di 6 mln hl di birra (quota di oltre il 30%) con un fatturato 2017 di 852 milioni di €. Investendo in innovazione e sviluppo attraverso il piano “Brewing a Better World” Heineken integra la sostenibilità al business, creando valore per l’azienda e la società. Il gruppo è molto impegnato anche nel promuovere la cultura birraria e, a tal fine, ha varato di recente la nuova Università della Birra a Milano. Heineken continua a essere pioniera della comunicazione del consumo responsabile a livello globale e nazionale, investendo ogni anno in campagne e progetti volti alla sensibilizzazione di questo importante tema.

Nel nostro Paese Heineken opera con numerosi marchi:

A) innanzitutto con i marchi storici nazionali Birra Moretti, Dreher, Ichnusa, Prinz, e Von Wunster;

B) con diversi marchi internazionali prodotti in Italia, tra cui Heineken, Amstel, Murphy’s, Fischer, Mc Farland ed altri;

C) con diversi altri marchi di importazione (soprattutto specialità) provenienti dalle consociate del gruppo, ma anche da altre birrerie.

Heineken Italia opera anche con un network distributivo – Partesa – specializzato nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale Ho.Re.Ca che opera con 47 centri logistici. Nel nostro Paese il Gruppo comprende anche Dibevit Import, una società attiva nell’importazione e nella distribuzione di birre speciali provenienti da tutto il mondo.

 

BIRRA PERONI:

è un’azienda italiana che fa parte di Asahi Europe LTD, facente capo all’omonimo gruppo giapponese, che, con una produzione annua di 58 milioni di hl, occupa il settimo posto nella classifica dei grandi produttori mondiali di birra. Nel nostro Paese le vendite di Birra Peroni ammontano a circa 4 mln di hl (con una quota intorno al 19%), prodotti negli stabilimenti di Roma, Bari e Padova – cui si aggiungono oltre 2 milione di hl esportati. Il giro d’affari è di ca. 400 milioni di €. La società romana controlla anche la Malteria Saplo. Il portafoglio prodotti comprende i marchi storici del gruppo (Peroni e Nastro Azzurro), coniugate in numerose versioni tipologiche, cui si aggiungono alcuni marchi locali e di prezzo (Itala Pilsen, Raffo, Wuhrer), oltre all’analcolica Tourtel.
L’azienda distribuisce inoltre numerosi marchi di importazione per lo più facenti capo ad altre unità Gruppo come: Asahi Super Dry, Miller Genuine Draft, Pilsner Urquell, Grolsch, St. Stefanus, Meantime, St. Benoit, Fuller’s. Nata a Vigevano nel 1846, Birra Peroni rappresenta uno dei simboli del Made in Italy nel mondo. Al riguardo va sottolineato che la società si distingue per un forte approccio internazionale attraverso il marchio premium Nastro Azzurro, il marchio birrario italiano più venduto all’estero.

AB InBev ITALIA:

è la filiale italiana della multinazionale AB InBev, il più grande gruppo birrario al mondo con 567 milioni di hl prodotti annualmente. Con sede a Gallarate (VA), opera in Italia solo in chiave commerciale ed occupa il terzo posto sul mercato nazionale con poco più di 1,9 milioni di hl di birra venduti (il 9,4% del totale mercato a quantità). Il gruppo importa e distribuisce in Italia i principali marchi internazionali del gruppo, innanzitutto la tedesca Beck’s (leader tra i marchi importati in Italia). L’offerta delle birre tedesche si completa con le bavaresi Spaten, Franziskaner e Lowenbrau.

Il gruppo belga distribuisce in Italia anche la birra Budweiser (la storica birra leader negli States), le pils belghe Stella Artois e Jupiler, le britanniche Bass e Tennent’s, le specialità belghe Hoergarden e Leffe, la brasiliana Brahma, la messicana Corona-extra e le birre Goose Island, dell’omonimo birrificio artigianale USA, passato sotto il controllo del gigante belga assieme ad altri birrifici artigianali americani. Anche in Italia AB InBev ha acquisito il birrificio artigianale laziale Birra del Borgo di Leonardo Di Vincenzo, che però opera autonomamente sia dal punto di vista produttivo che in termini distributivi.

 

CARLSBERG ITALIA:

è la filiale italiana della multinazionale danese Carlsberg, il quarto più grande gruppo birrario al mondo, con una produzione di 112 milioni di hl su base annua. L’azienda italiana è al quarto posto nella classifica dei produttori italiani con vendite pari a 1,2 milioni di hl (quota del 6%) ed un fatturato di 135 milioni di €. Produce e distribuisce le birre del Birrificio Angelo Poretti, i marchi primari del gruppo (Carlsberg e Tuborg) oltre a distribuire diversi altri marchi delle consorelle (tra cui Kronenbourg, Grimbergen, Feldscloesschen, Jacobsen). Negli ultimi tempi la società si è particolarmente distinta nella valorizzazione del marchio nazionale Birrificio Angelo Poretti, il brand attraverso il quale Carlsberg Italia vuole esaltare la migliore tradizione della birra italiana. In quest’ambito va segnalata la costruzione di un’articolata linea “Luppoli”, costituita da numerose varietà di tipologie con diversi stili. La società distribuisce in Italia anche le birre della tedesca Tucher. Carlsberg Italia nel rispetto della sostenibilità si avvale di moderne tecnologie volte a supportare e migliorare tutti i processi lavorativi e le fasi di consumo. In quest’ambito va citato DraugthMaste, il sistema che dal 2011 ha rivoluzionato la birra alla spina, introducendo il metodo di spillatura senza CO2 aggiunta.

 

BIRRA CASTELLO:

è la prima Industria birraia detenuta interamente dai più rappresentativi Distributori italiani di bevande specializzati nei canali Ho.Re.Ca. L’azienda ha prodotto nel 2018 oltre un milione di hl di birra con un fatturato intorno ai 100 milioni di €. Si inserisce al quinto posto nella graduatoria dei grandi produttori operanti in Italia con una quota di oltre il 5% a quantità. Produce le proprie birre nello stabilimento di San Giorgio di Nogaro (UD) con i marchi Birra Castello e Alpen, e nello stabilimento di Pedavena (BL) con i marchi Pedavena, Dolomiti, Superior e Pedavena senza glutine. Inoltre, opera attivamente nella produzione di private labels.

 

FORST:

l’azienda alto atesina, controllata da quattro generazioni dalla famiglia Fuchs, esprime una produzione complessiva ormai prossima ai 900.000 hl annui, con una quota di mercato intorno al 4% a volume ed un fatturato di 138 milioni di €. Da sempre Birra Forst tiene fede alla sua filosofia esistenziale, basata sulla qualità eccelsa dei suoi prodotti nell’assoluto rispetto della natura. Il gruppo atesino, oltre a produrre e distribuire le proprie marche storiche, posizionate sulla fascia più qualitativa del mercato, importa e distribuisce le weisserbier della bavarese Weihenstephan. Il gruppo controlla anche la storica birreria piemontese Menabrea che esprime una produzione aggiuntiva annua di 250.000 hl di birra.

 

SWINKELS FAMILY BREWERS ITALIA (ex Bavaria Italia):

la società è la filiale italiana dell’omonimo gruppo olandese che, con 8 milioni di hl prodotti nel 2018, rappresenta uno dei più grandi birrifici indipendenti d’Europa. La filiale italiana, con sede a Torino, opera nel nostro Paese a livello commerciale con vendite annue per oltre 500.000 hl ed un fatturato intorno ai 70 milioni di €. Bavaria ha saputo bene inserirsi sul mercato italiano con una efficace politica nei canali della GDO. Oltre alle Premium Pilsen (classica e analcolica) e alle Radler, l’azienda torinese opera con successo con la gamma delle birre forti a marchio 8,6 in diverse versioni gustative.

 

CERES SpA:

è la filiale italiana del gruppo danese Royal Unibrew, uno dei più importanti e qualificati produttori europei di birre e bevande analcoliche, con 7,3 miliardi di corone di fatturato (pari a circa un miliardo di €). Ceres SpA opera con successo da diversi anni sul nostro mercato ed è accreditata per un volume di oltre 400.000 hl di birre ed un giro d’affari intorno agli 80 milioni di €. Ceres SpA ha saputo conquistarsi nel tempo una posizione di leadership nel segmento delle birre forti con il marchio Ceres, ora presente anche con delle Pils e altre tipologie di prodotti, sia in bottiglie sia nelle nuove lattine. Nel tempo ha esteso la propria offerta prodotti anche con il marchio Faxe e, più recentemente con i marchi Royal, Ceres Nørden e Kissmeyer. Il Gruppo ha di recente acquisito il business delle bevande analcoliche del Gruppo Campari (Lemonsoda, Oransoda, ecc).

 

Per maggiori informazioni sul mercato Birra Italia scarica gratis l’Annuario Birritalia 2019/20: www.beverfood.com/downloads/birritalia-annuario-birra-beverfood/

 

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