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I tre Moschettieri della miscelazione fiorentina, protagonisti per un giorno a Tirana. Lo scorso 15 gennaio Luca Picchi (Caffè Gilli), Daniele Cancellara (Rasputin) e Manuel Petretto (Lovecraft) hanno raccontato il Negroni e l’aperitivo italiano nella capitale dell’Albania.

Un evento organizzato da alcuni dei più celebri e autorevoli bartender di scena a Firenze, in collaborazione con Campari Global, ABAS (Albanian Bartender Association & Suppliers) ed Eurolab Internacional, l’importatore di Campari in Albania, oltre ovviamente al “Nouvelle Vague Tirana”, il cocktail bar che ha ospitato la guest. Precedentemente fissata per fine novembre, la giornata albanese dei tre maestri italiani sarebbe dovuta essere uno degli ultimi eventi del 2019 legati al centenario del Negroni: una data poi necessariamente fatta slittare a questo gennaio a causa del forte terremoto che ha colpito l’Albania lo scorso 26 novembre. Il celebre drink inventato dal Conte Camillo, i prodotti Campari e il made in Italy più in generale, in ogni caso, sono stati, sono e saranno sempre protagonisti su ogni bancone internazionale, come ci hanno raccontato i tre al loro rientro.

Ragazzi, innanzitutto com’era strutturato l’evento?
“Abbiamo diviso in due la giornata. Nel pomeriggio siamo partiti con una masterclass tra storia e contemporaneità: prima Luca Picchi ha raccontato le origini dell’aperitivo in Italia e del cocktail Negroni, poi Daniele Cancellara e Manuel Petretto si sono occupati dell’evoluzione del whisky sempre nel mondo dell’aperitivo. Dopo la masterclass pomeridiana, invece, è stata la volta della guest night presso il locale sito nel centro di Tirana, ‘Nouvelle Vague’, in cui abbiamo presentato sei cocktail ispirati a tema. Penso, per esempio, a un twist sul Negroni, uno sul Rob Roy e uno sul Manhattan”.

Che risposta avete avuto da parte del pubblico?
“Molto buona, siamo sicuramente soddisfatti. Se alla masterclass si sono presentate circa 30 persone, durante la guest night abbiamo infatti preparato oltre 200 signature cocktail. Il feedback, quindi, non può che essere positivo, sia dal punto di vista degli addetti ai lavori che del consumatore medio. Ci siamo divertiti ed è stato bello misurarci per una volta con un pubblico differente da quello che siamo abituati a vedere nella nostra quotidianità”.

A che punto è la mixology in Albania secondo lei?
“L’Albania è un mercato molto fiorente, tanti giovani e validi barmen si stanno affacciando progressivamente a questa professione, non è la prima volta che ci andiamo e dobbiamo dire che il livello si è alzato tantissimo negli ultimi anni. Anche grazie alle esperienze all’estero, visto che molti bartender albanesi ogni anno si trasferiscono in Grecia, a Londra o proprio in Italia per poi tornare un giorno in patria e portarvi tutte le loro nuove conoscenze umane e professionali. Eventi internazionali come la nostra masterclass e la nostra guest night, inoltre, fanno sicuramente la loro parte in questo percorso di crescita costante”.

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Scheda e news:
Davide Campari-Milano

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