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Trenta twist sul “Negroni”, proprio nell’anno del suo 100° compleanno. L’idea di Paola Mencarelli e Lorenzo Nigro, organizzatori della “Florence Cocktail Week”, non poteva essere recepita in maniera migliore dai bartender di scena quest’anno nell’ormai celebre rassegna fiorentina dedicata alla mixology. Ben trenta, appunto, tra vecchi e nuovi cocktail bar, divertenti high volume bar ed eleganti bar d’hotel. Con dodici new entries che si sono sicuramente mostrate all’altezza. Il risultato? Serate memorabili, drink epici e un count-down già iniziato per la FCW2020.

Così, dopo aver toccato con mano e raccontato i protagonisti del 2018, Beverfood.com non poteva certo lasciarsi sfuggire l’opportunità di scoprire nuove realtà altrettanto interessanti. Col taccuino in mano e la solita insaziabile sete di curiosità, a spasso per la città sulle tracce del Conte Camillo 2.0.

“Faites Vos Jeux” di Simone Zangirolami (Cafè 19.26)

Una reinterpretazione di un classico intramontabile, stavolta d’altronde toccava proprio al barman condurre i giochi e liberare tutto (o quasi) il suo estro. Nasce con queste premesse un “Negroni” dal sapore e il profumo agrumato, dalle note amaricanti di mandorla amara e speziata, con un colore intenso e brillante. Un rosso seducente ed elegante che aspetta solo di essere degustato con passione. Per una serata ben lontana dalla banalità.

3 cl Campari Bitter, 3 cl Plantation Rum 3 Stars, 3 cl “Falvermouth” (Falernum a base Martini Riserva Speciale Rubino Vermouth), 10 Dash Bitter alle Mandorle Homemade, Spuma agli Agrumi q.b.

Tecnica: Throwing

Bicchiere: Coppa Asti

@Martino Dini

“Old but Fashion” di Manuel Petretto (LoveCraft)

Un “Negroni” OldFashionizzato, passateci il termine. È proprio così, perché nel cocktail proposto dal nuovo punto di riferimento per gli amanti del whiskey a Firenze la parte dolce dello sciroppo di vermouth viene bilanciata dal Bitter Campari e, appunto, anche dal whiskey. Una proposta ideale per l’aperitivo, che vuole trasformare ma non stravolgere un grande classico. Old style sì, ma sempre e solo fashion.

Ricetta: 3 cl Campari Bitter, 4 cl Wild Turkey Bourbon, 0,5 cl Sciroppo di 1757 Vermouth di Torino, 2 Spray infusi alla Menta

Tecnica: Build

Bicchiere: Tumbler Basso

@Martino Dini

“Fretta Biscottata” di Lorenzo Gironi e Domenico Varone (Dome)

Da bere, ma anche da mangiare. Il concept del drink ideato dai due abili barmen del Dome è a dir poco originale: un twist sul “Negroni” che vuole andare a ricreare i sapore di un pasticcino. Con tanto di sciroppo di pasta di mandorle e di Amarena Fabbri al posto della consueta ciliegia per un bon bon raffinato e da leccarsi i baffi.

Ricetta: 2 cl Marendry Fabbri, 3 cl Martini Riserva Speciale Rubino Vermouth, 2 cl Mandorla Nardini, 1 cl Tagliatella Nardini, 1 cl Sciroppo di pasta di Mandorle Homemade

Tecnica: Mix and Strain

Bicchiere: Tumbler Basso

@Martino Dini

“Peter in Gesto” di Martina Bonci e Mirco Cicchi (Gesto)

Un “Negroni” bianco all’insegna della toscanità, proprio in tal senso l’uso del “Peter in Florence” è una garanzia. Il risultato è una celebrazione dei botanicals, col suo bitter infuso al rosmarino e il suo vermouth infuso alle bacche di rosa, ben bilanciata però dal liquore al bergamotto e servita con un simbolo storico di Firenze quale il fiore di Iris.

Ricetta: 4 cl Peter in Florence London Dry Gin, 3 cl Luxardo Bitter infuso al Rosmarino, 3 cl Martini Riserva Speciale Ambrato Vermouth infuso alle Bacche di Rosa, 1,5 cl Liquore al Bergamotto Homemade, 2 Splash Bitter Arancia Homemade

Tecnica: Stir and Strain

Bicchiere: Tumbler Basso

@Martino Dini

“Conte di Savoia” di Virginia Ducceschi (Rex)

Un signature con una lunga storia alle spalle, proprio come il cocktail che vuole andare a omaggiare. Il Conte di Savoia, esattamente come il Rex, era infatti uno dei transatlantici più importanti degli anni ’30. E le affinità storiche col “Negroni” non mancano di certo, anche solo per il fatto che i Savoia hanno avuto un ruolo chiave nella storia del vermouth. Two Conti is meglio che one, no?

3 cl Ginepro del Grappa Nardini, 3 cl Tagliatella Nardini, 3 cl Martini Riserva Speciale Rubino Vermouth, 0,75 cl Fernet Branca

Tecnica: Throwing

Bicchiere: Coppetta da Cocktail

@Martino Dini

“Diecimila Leghe Sotto al Conte” di Davide Nocentini e Maddalena Vannozzi (Santarosa Bistrot)

Nell’oasi tiki del Santarosa Bistrot il Conte Camillo si ripresenta a sorpresa – udite, udite – nei panni di un bucaniere. Con un cocktail paradisiaco, che lava via lo stress e i pensieri della vita, speziato e dal gusto intenso proprio come il “Negroni”, ma con una proiezione inedita verso la Giamaica grazie all’uso dello Xaymaca Special Dry Plantation. Eppure, se uno si guarda intorno, è ancora lì… a un passo da Porta San Frediano. Sempre nel cuore di Firenze, ma con un puro stile giamaicano.

4 cl Xaymaca Special Dry Plantation, 2 cl Mezzo e Mezzo Nardini, 1,5 cl Campari Bitter, 3 cl Acqua di Mare

Tecnica: Stir and Strain

Bicchiere: Coppa Asti

@Martino Dini

“Around The World” di Cosimo Tarducci (000 – Student Hotel)

Dalla Giamaica al mondo della musica è un attimo. Il Conte Camillo stavolta si lascia ispirare e sedurre dai Daft Punk (“Around The World” proprio come il titolo della famosa canzone) e personalizza quindi la propria esperienza dietro al bancone grazie a ingredienti nuovi e originali, conosciuti e apprezzati durante i suoi numerosi viaggi e riadattati all’interno di un cocktail. Che assume così una dimensione intercontinentale, oltre a sfumature a dir poco colorate.

4 cl Luxardo Bitter Bianco, 2 cl Alcolato Ginepro e Pepe Giamaicano, 2 cl Umeshu al Basilico, 3 Dash Bitter ai Fiori d’Arancio, Top Soda allo Yuzu affumicato, Essenza al Cedro

Tecnica: Stir and Strain

Bicchiere: Tumbler Basso

@Martino Dini

“Dolcemente Bitter” di Giuseppe Alessandrino (AC Lounge – AC Hotel Firenze by Marriott)

All’AC Lounge il “Negroni” della casa si sposa con… la primavera. Fiori eduli e frutta liquida, uniti ai sapori della Toscana per un autentico inno alla nuova fioritura e ai suoi nuovi sapori. Se non fosse per il tempo ancora poco clemente con tutto il nostro Paese in questo mese di maggio, dopo un sorso di “Dolcemente Bitter” potremmo senza dubbio esclamare a gran voce: “Bentornata primavera!”.

3 cl Ginarte Premium Dry Gin, 2 cl Sciroppo Amarena Fabbri, 1 cl Campari Bitter, 1 cl Rémy Cointreau, 0,5 cl Martini Riserva Speciale Rubino Vermouth, 0,5 cl Dì-Wine

Tecnica: Shake

Bicchiere: Tumbler Basso

@Martino Dini

“Il Conte ritorna” di Massimo Maietto (Garibaldino – Garibaldi Blu Hotel)

Un omaggio a un grande personaggio, il Conte Camillo, e a un grande barmen, Fosco Scarselli. Massimo Maietto, in virtù della sua grande esperienza dietro al bancone, non ha stravolto il “Negroni”, eppure è comunque riuscito a rivisitarlo creando qualcosa di diverso per sorprendere il suo cliente. Esattamente come fece il suo lontano collega col suo nobile avventore circa cent’anni fa. Il Conte ritorna, dunque, seppur con una veste differente.

5 cl Martin Miller’s London Dry Gin, 2 cl Cointreau, 2 cl Campari Bitter, Spray con infusione di Molinari Extra al Kummel

Tecnica: Stir and Strain

Bicchiere: Tumbler Basso

@Martino Dini

“Estratti di Negroni” di Cosimo Nigro (Horto Convento)

Un twist che segue intelligentemente il trend del momento: completamente naturale e 100% Bio. Ecco a voi un drink inaspettatamente analcolico che cerca di ricreare la stessa amarezza del suo antenato, usando però esclusivamente ingredienti derivanti da frutta e verdura. Per un estratto di “Negroni” assolutamente da provare, tra tradizione e modernità.

3 cl Estratto di Ravanello Estratti di Toscana, 3 cl Estratto di Rapa Rossa Estratti di Toscana, 3 cl Estratto di Melograno al Ginepro Estratti di Toscana

Tecnica: Stir and Strain

Bicchiere: Tumbler Basso

@Martino Dini

“InfusioNegroni” di Denis Giuliani (Irene Firenze – Hotel Savoy)

Quando il passato si fonde col presente, il “Negroni” diventa un “InfusioNegroni”. Succede nel lussuoso Hotel Savoy, dove la ricetta classica viene arricchita da note floreali, agrumate e speziate. Una svolta che rende il tanto amato drink fiorentino più complesso ed elaborato, risultato di un lavoro certosino di miscelazione.

3 cl Martin Miller’s London Dry Gin, 3 cl Campari Bitter infuso con Fiori di Camomilla e Scorze di Limone, 3 cl Martini Riserva Speciale Rubino Vermouth Infuso alle Bacche di Vaniglia

Tecnica: Stir and Strain

Bicchiere: Coppa Asti

@Martino Dini

“Il Moro” di Diego Rampietti (La Terrazza Rooftop Bar – Continentale Hotel)

Un’ode al Sud Italia, in particolare alla Sicilia. Fresco e insolito, con un carattere finale amaro e sorprendente, “Il Moro” è un cocktail che sorprende a ogni sorso. Certo, sopra il Ponte Vecchio e con una spettacolare (e originale) vista di Firenze come sul rooftop del Continentale Hotel lo si apprezza sicuramente ancora di più.

1,5 cl Nipozzano Riserva Chianti Rufina dogc 2015 Marchesi Frescobaldi, 4,5 cl Campari Bitter, 2 cl Liquore Fico d’India Giardini d’Amore, 1,5 cl Tamarindo Fabbri, 4,5 cl Martin Miller’s London Dry Gin lavato all’Olio Extravergine di Oliva, Basilico

Tecnica: Build

Bicchiere: Double Old Fashioned

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