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L’idea del racconto del territorio che parte proprio dalle singole vigne, con nomi che sono entrati nell’immaginario collettivo enoico valtellinese come Ca’ Guicciardi, Sassorosso e Fracia. Vigne di Montagna, si chiama così il progetto della cantina Nino Negri, una selezione di vigneti vocati a raccontare il terroir della Valtellina. Un’idea fortemente voluta da Danilo Drocco, quando appena arrivato in Valtellina nel 2018 si era reso conto delle potenzialità di vinificare i singoli appezzamenti.

Danilo Drocco, Direttore Nino Negri

CARATTERISTICHE UNICHELa mia prima vendemmia in Valtellina cinque anni fa ho capito subito di come qui ci fossero delle caratteristiche uniche e irripetibili che cambiavano da una vigna all’altra-spiega Danilo Drocco, direttore Nino Negri- Mi è venuta l’idea di fare dei vini che esprimessero le peculiarità delle singole vigne, lo abbiamo chiamato Vigne di Montagna, un marchio che non era registrato e così abbiamo ritenuto opportuno farlo noi, utilizzando vigne definite dai singoli toponimi e legate alla tradizione”. Un tassello importante nella valorizzazione del territorio, puntando forte sul termine vigna, non si parla di cru, visto che in Valtellina la geografia del vino parte dalle cinque sottozone, con una suddivisone a macro-aree e non a micro-aree. Considerata come punta della piramide qualitativa il singolo vigneto indentificato dall’albo regionale delle vigne, che deve avere o un contesto di storicità o un toponimo. “Con il Sassorosso abbiamo sfruttato la storicità dell’uso del nome, mentre Ca’ Guicciardi e Fracia sono due vigne registrate. Sono tre vini espressione della Valtellina più vera, per cominciare a valorizzare nei dettagli il patrimonio vitivinicolo di 35 ettari della Nino Negri, azienda nata nel 1897 e di proprietà del Gruppo Italiano Vini”.

NIENTE CLASSIFICHELe classifiche non ci interessano, vogliamo puntare nel racconto per far emergere la biodiversità naturale con tre interpretazioni diverse. Un vino più caldo che esprime un concetto di luce con Ca’ Guicciardi, all’interno dell’Inferno dove c’è una casa colonica. Il Vigna Sassorosso che cresce sulla roccia madre, mentre con il Fracia in zona ci sono forti escursioni termiche in periodo pre-vendemmiale, l’abbinamento è con il freddo, avendo alle spalle e di fronte delle montagne innevate che generano correnti glaciali”. Vini diversi tra loro con caratteristiche proprio ben definite, per ottenere questo risultato non c’è stata utilizzo di particolari tecniche di vinificazione, ma un metodo standard con diraspatura, pigiatura, fermentazioni di almeno 2/3settimane e rimontaggi fatti nello stesso modo da gestire vasca per vasca l’annata in base all’andamento climatico.

ROCCIA E PACKAGING Focus del progetto Vigne di Montagna anche un concept ben studiato con etichette che raccontano le diverse sfumature. Menzione in retro-etichetta della sottozona del Valtellina Superiore, mentre la parte centrale ha una consistenza tattile materica con dei colori che tendono a riflettere le tonalità delle rocce dove appoggiano queste vigne. Fracia con riflessi azzurri, Ca’ Guicciardi bianco Sassorosso richiama al rosso. Nella box esposta al punto degustazione in cantina di Chiuro, anche una sorta di campionatura con dei pezzettini di roccia nella confezione delle tre bottiglie. “L’idea ci è venuta per fare la presentazione dei vini e non sarà in vendita- chiosa Drocco- uno strumento per spiegare meglio il progetto che porteremo in esposizione anche a Vinitaly dove Le Vigne Vecchie saranno il fulcro centrale dell’edizione 2022 per Nino Negri”.

VIGNA CA’ GUICCIARDI VALTELLINA SUPERIORE INFERNO 2019

Il nome Ca’ Guicciardi arriva da quello della casa colonica in mezzo alle vigne dell’Inferno, immagine iconica della Nino Negri del Mondo. Un contesto con piccole vallette molto pendenti e una roccia dal colore tendente al bianco, un colore dovuto alla rifrazione dei raggi solari sulle rocce affioranti, qui in estate le temperature possono essere anche molto alte. Il Vigna Ca’ Guicciardi 2019 dopo la vendemmia e fermentazione e un affinamento in botte grande, ha effettuato un altro affinamento in bottiglia per un anno. Un vino già pronto con una bella frutta matura al naso e una trama tannica carnosa, intenso al naso e persistente in bocca con una struttura robusta, già pronto da bere oggi ma con un bell’avvenire davanti.

VIGNA SASSOROSSO VALTELLINA SUPERIORE GRUMELLO 2019

Il figlio prediletto, un vino unico che nasce nel cuore del Grumello a pochi passi del Castel Grumello bene del FAI dove c’è uno dei ristoranti più belli e buoni della zona, guarda a caso di proprietà della Nino Negri, dove soffia un venticello che arriva dal lago di Como, quella Breva che rende le foglie sempre belle asciutte. Un vino che nasce dalla scarsità del suolo, la vigna scava nella poca terra e incide le radici nella roccia madre. Il Nebbiolo che tende ad assomigliare al Pinot Nero, con note di frutta rossa fresca quasi croccante e con un tannico setoso e denso e poco invasivo. Il vino fa affinamento per il 90% in botte grande e 10 % barrique per togliere un po’ di spigolosità. Il meno valtellinese di questi vini della gamma, profilo olfattivo elegante con una mineralità spiccata, in bocca un gusto quasi salato e un retrogusto con note balsamiche.

VIGNA FRACIA VALTELLINA SUPERIORE VALGELLA 2018

L’annata 2018 è quella dell’arrivo di Danilo Drocco in Valtellina come enologo e direttore della cantina più importante dal punto di vista quali-quantitativo. Fracia è uno dei cru antesignani della Valtellina, tanto da avere quasi oscurato la sottozona Valgella che di fatto si apre da Chiuro a salire. Ci troviamo di fronte alle vallate dove spira aria gelida, nel periodo del cambio stagione tra estate e autunno in questa zona si registra una forte escursione termina tra giorno e notte che regalerà freschezza al vino con delle nebbioline mattutine e delle gelate in fase pre-vendemmiale. La vigna con roccia più fredda, una maturazione di norma ritarda di 10-15 giorni. Altitudine delle vigne tra i 400/500 mt, età media delle vigne di 25 anni, Vino che fa due anni legno grande anche qui con una porzione che fa un passaggio in barrique e un anno di bottiglia. Un Valtellina dal profilo ampio e complesso, al naso sentori erbacei e speziati, in bocca una bella persistenza e una bella sapidità.

INFO Cantina Nino Negri – Gruppo Italiano Vini

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