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Duality non è solo il titolo dell’ultima drink list dell’Artesian Bar di Londra, ospite lunedi 19 settembre di una guest night da Carico Milano sponsorizzata da S.Pellegrino e Perrier. Un menù che celebra l’essenza stessa dell’Artesian, un mix di fantasia e di stile per un’ospitalità moderna. La dualità è anche una caratteristica di Carico, uno dei locali sulla scena milanese che sta unendo la città, con due anime forti e compatte.

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Se da un lato quella beverage di Dom Carella è la parte più (ri)conosciuta, si sta facendo sentire anche la mano in cucina del talentuoso chef Leonardo d’Ingeo. Così come è stata una serata di duetti quella dove hanno sfilato al bancone gli head bartender Giulia Cuccurullo e Nicos Tachmazis, che hanno presentato alcuni best sellers di una delle insegne più cool della scena londinese con Carico che si è sdoppiato nella main room e nella Artesian Room dove ci siamo accomodati.

Si gioca sui contrasti e nei contenuti dei drink Odi et Amo. “Per gli italiani non bisogna tradurre, mentre agli inglesi va spiegato chi era Catullo, ma anche il concetto e la filosofia che stanno dietro a questi drink”– ci racconta Giulia Cuccurullo. Una miscelazione proiettata nel futuro, siamo nella Martini Room ideata da Dom Carella, ma ci sembra di stare nello spazio quando assaggiamo Future, un drink a base di Gin, Dry vermouth, Lemongrass, Enoki mushrooms  e Mint.

Sharing knowledge, Carico è un locale dove si condividono esperienze e conoscenze, Dom non è geloso del suo sapere ed è un leader naturale”- ci confessa Nicos il bartender greco dell’Artesian in azione nella main room. Un viaggio Londra Milano solo andata, per provare Odi, una rivisitazione del Long Island uno dei cocktail più bevuti al mondo, odiato dai bartender e amato dai clienti. Gli ingredienti sono Gin, Calvados, Rum, Banana, Watermelon, Chinotto S.Pellegrino, Jade sword tea. Oppure Amo invece, un omaggio al Negroni con un twist usando Scotch, Campari, Cynar e Blue Cheese, in questo caso il celebre erborinato inglese Stilton.

Nicos Tachmazis, Artesian Bar London

A Londra in questi giorni al centro del mondo hanno fatto saltare la Negroni Week per rispetto della Regina Elisabetta II, intanto si viaggia da Carico leggeri come una farfalla, il simbolo dell’Artesian, ben rappresentata da Beetroot, un cocktail creato con Vodka e barbabietola gialla. Giulia Cucurullo è all’Artesian da quattro anni, a scrivere delle pagine importanti della miscelazione moderna, raccogliendo un’eredità pesante come quella lasciata da Alex Kratena, Simone Caporale, Remy Savage, sono solo alcuni dei grandi bartender che hanno reso questa insegna uno dei migliori cocktail bar al mondo.

Il duetto con Carico è riuscito, pochi fronzoli ma tecnica e cuore per una serata da ricordare. E intanto Dom Carella si butta a capofitto con il suo team nella Fashion Week, con il suo locale che detta uno stile ma diventa difficile da imitare. Perchè non basta l’abito, i locali hanno un’anima che solo vivendoli si può scoprire fino in fondo.

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