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Il centro storico della Capitale sta vivendo una rinascita dopo la frenata dovuta al biennio pandemico. Una pluralità di nuove aperture, sia nel campo della ristorazione che della hotellerie, sta cambiando l’offerta ricettiva specie, in quell’area che storicamente era rivolta solo a un turismo frenetico di stampo internazionale. La novità dell’ultima ora è Ginger Corte Laica, lo spin off del celebre Ginger che alle storiche sedi del Pantheon e di via Borgognona affianca ora Palazzo Raggi nella centralissima Via del Corso. Un imponente complesso architettonico del 1700, già sede di banche e degli archivi della Camera dei Deputati, che dopo vent’anni riapre al pubblico.

Se Ginger a Roma è sinonimo di cucina salutare e bio per la prima volta nella sua offerta integra la mixology e la pizzeria. Scelte importanti confortate dal successo riscontrato fin dalla prima ora.  In una apertura all day che parte dalle 09.30 e chiude alle 24.00, l’aperitivo è uno dei momenti topici e la carta ampia è in grado di soddisfare le esigenze più disparate.

Come spiega Matteo Colapicchioni mixologist del cocktail bar Ginger Corte LaicaLa nostra tipologia di apertivi è composta dai classici cocktail fino ai contemporary e signature. Si punta tanto sul Gin ma anche su una gloria nazionale quale il vermouth senza tralasciare i distillati dell’agave, tequila e mezcal, ma anche una selezione di bourbon e un distillato in grande ascesa quale il pisco. Il nostro drink più rinomato è l’Imagine Dragons sulla tipologia dolce che viene contrastato dall’affumicato del pisco e dalla speziatura del ginger con l’effetto spicy e lo sciroppo homemade del dragon fruit che dà un colore rosa scuro. Altro nostro must è il minuetto, una sorta di twist sul Martini Cocktail formato da un blend di gin, Tanqueray Rangpur, Malfy al pompelmo, e il sardo Pigskin, posto in infusione con zest di pompelmo e zenzero. Tra i più gettonati di sicuro il margarita oltre ai classici con il gin.  Abbiamo anche analcolici che vengono preparati in base alla creatività del momento. Conditio sine qua non, la frutta fresca. Non utilizziamo nulla di semilavorato, tutto è rigorosamente espresso. Anche se siamo in Italia, il regno del vino,  il nostro pubblico internazionale non lesina scelte che vedono accompagnare ad esempio un piatto di carne con un cocktail importante affumicato. Il pairing con i drink è in ascesa. Quello che notiamo invece è che le bollicine non hanno più l’appeal di un tempo”.

Tra i signature, in evidenza il Papaoutai, a base di Cognac, Vermouth dolce, genziana, Peychaud bitter, assenzio, il Twist & shout, con Gin, Sloe gin, Ginger beer alla graviola homemade e il Girl from Rio, ovvero Cachaça, sciroppo di açai, lime, mate, egg white. Per gli amanti del Rum, scelta obbligata con il  Gold, Rum agricolo allo zafferano, sciroppo allo zafferano, Bitter al cardamomo. Mentre gli aficionados dell’agave potranno scegliere il Rosalìa, Tequila, mezcal, pompelmo rosa, lime, sale, tepache homemade o il Red hot guava pepper conTequila, Mezcal, sciroppo speziato alla guava, succodi lime, basilico.

Per approfondire il fil rouge di Corte Laica niente di meglio che affidarsi alle parole di Laura Pinelli, Responsabile pubbliche relazioni: “Questa nuova sede nasce dalla filosofia degli altri Ginger con l’aggiunta di aspetti inediti. La linea gastronomica è la medesima, così come le produzioni e le idee. Ma in questo spazio prestigioso abbiamo per la prima volta la pizzeria e il cocktail bar. Realtà fino ad ora estranee. Sicuramente il successo e la positività conferita dagli ottimi risultati degli altri punti vendita hanno dato una spinta alla proprietà per investire in una nuova apertura di questo livello. Dopo una fase progettuale seguita dalla Sovrintendenza abbastanza lunga ne è succeduta una legata ai lavori durata sei mesi. Noi siamo aperti dalle ore 09.30 a mezzanotte, sette su sette, tutti i giorni, e si può partire con una colazione continentale o italiana proseguendo con tutti gli altri momenti che scandiscono la giornata. Se sei già un nostro cliente affezionato vieni per poter provare per la prima volta la parte mixology e se invece ti approcci per la prima volta alle nostre proposte scopri un intero mondo. Già dall’apertura Corte Laica, grazie al passaparola e al lavoro sui social si sta affermando fra la clientela romana e internazionale. La performance dei nostri punti vendita ci sta spingendo inoltre a non fermarci mai. Di fatto Ginger è sempre in fermento: Nella primavera dell’anno prossimo è prevista la prima apertura all’estero. Sbarcheremo a New York”.

Ma Ginger è anche il regno dell’executive chef Sharon Landersz: “Questa di Corte Laica è stata una vera e propria sfida, sia per me che per la squadra di cuochi che dirigo e con la quale subito abbiamo trovato il giusto equilibrio per lavorare con grinta e costanza. Cambiamo il menu ad ogni stagione. I piatti variano in base al calendario, un lavoro tutt’altro che banale per il nostro menù che prevede sempre che il 70% dei prodotti selezionati provengano da agricoltura biologica e che abbiano una forte impronta green. Ciò che ogni giorno mettiamo in atto è una vera cucina circolare, in cui la maggior parte degli ingredienti vengono utilizzati il più possibile nella loro totalità e in ogni parte della nostra offerta. Penso, ad esempio ad alcune spezie che io utilizzo in cucina e contemporaneamente  il nostro reparto mixology le utilizza nelle sue creazioni.  Gli scarti di alcuni frutti, per esempio, vengono letteralmente rigenerati dalle sue mani per dar vita a nuove preparazioni”.

Nel menu spazio a Poke e Bowl, primi del territorio che rispettano la stagionalità quali cavatelli, cime di rapa e mandorle, rigatoni funghi e salsiccia, tagliate di carne bio e succulenti taglieri di affettati e formaggi. Non mancano piatti vegetariani e vegani verso cui storicamente Ginger ha sempre avuto un occhio di riguardo.

A completare, la proposta  del pizzaiolo Ciro De Vincenzo con una pizza in grado di mediare la versione  napoletana e quella tonda italiana.  Il menù offre 20 varianti, suddivise equamente tra classiche, vegane, di mare e le specialità di Ginger. Tra queste ultime, spicca la gustosa Ortolana Autunnale con crema di cavolfiore, broccolo romano, cicoria ripassata e pomodoro confit. Molto intrigante e sempre in linea con la stagionalità è quella con crema di zucca mantovana, pancetta di maiale nero lucano, pecorino di Moliterno e provola. Inoltre, tra le opzioni classiche sempre presenti nel menù, si trova la Vegetariana a Colori con crema di zucca, funghi cardoncelli, spinaci freschi e peperone crusco.

+info: gingersaporiesalute.com/it/restaurant/corte-laica/

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