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Nonostante nessuno lo ammetta, il conformismo porta con sé un senso di rassicurante tepore. Mischiarsi alla massa, accettandone codici e abitudini permette di non rischiare mai, di non sentirsi mai a disagio o fuori posto, di essere sempre ben accetti e socialmente riconoscibili, anche se un po’ anonimi.

Anche se a nessuno piace raccontarselo, spesso ci lasciamo cullare dal conformismo e rinunciamo a vizi e velleità che farebbero parte del nostro essere pur di non essere giudicati dagli altri. Già, perché Il contrappunto del conformismo è l’appiattimento verso il basso, ovvero quel compromesso che impone di non essere mai diversi, anche se questo volesse dire essere migliori.

Contro questa mentalità si sono scagliati nei secoli grandi scrittori, poeti e filosofi. L’albatro di Baudelaire o lo Zarathustra di Nietzsche sono due simboli eterni della voglia di essere se stessi, anche a costo di non essere capiti dai più, anzi derisi o ostracizzati.

Nell’epoca del consumismo sfrenato, il timore che il conformismo imperi su tutto, anche sull’arte è completamente legittimo. Basti pensare alla musica che passa in radio, trainata dalla moda del momento e dal cantante-personaggio, molto più che dalla reale complessità artistica del brano o dalla potenza della voce.

Nel mondo della cucina e del bar le mode non sono meno importanti. Il futuro che ci aspetta pare essere fatto di cocktail arancioni e gin tonic artificialmente particolari; l’appiattimento della moda verso il basso appunto.

Perché? Perché  fare qualcosa di diverso è una scommessa, e come tutte le scommesse potrebbe non funzionare. Allontanarsi dalla strada tracciata è un rischio, e molti preferiscono il tepore e la sicurezza dell’omologazione.

Eppure per fortuna non va sempre così! Dopo anni di aperture di locali Hipster, una novità a squarciato la notte fiorentina. Si tratta di Love Craft, il primo Whisk(e)y Bar in Toscana, che ha aperto i battenti il 6 Settembre. Siamo stati al locale la serata dell’inaugurazione, e oggetttivamente di cose da raccontarvi ce ne sarebbero tante, anzi tantissime, partendo dalla bottigliera geografica passando per i cocktail bianchi dal sapore del grano fino alle degustazioni guidate da scoprire. Eppure non parleremo di nessuna di queste cose, perché sappiamo già che gli  verranno dedicati molti articoli, visto che il locale è decisamente la novità della stagione fiorentina, e che oggettivamente se li merita.

Facendo anche noi gli anticonformisti, abbiamo deciso di prendere in prestito il titolo di una canzone Soul di un ragazzone Inglese, che a discapito delle logiche di mercato pop ha scalato le classifiche musicali di tutto il mondo. Della serata inaugurale del Love Craft, noi vogliamo raccontare gli “Humans”:

 

THE BEARDED VILLAINS BROTHERHOOD

Se non sapete di cosa si tratta, è il momento di informarsi! Più di una confraternita, più di uno stile di vita, la barba simboleggia una filosofia che accomuna i Villains in tutto il mondo.

Appena arrivati al Love Craft pareva di essere finiti in una reunion di Biker in pieni States. Le barbe meno Hipster mai incontrate, perchè certe cose bisogna guadagnarsele!

 

CULTISTI DI CTULU

Immaginate il Grande Gatsby sotto acido, e sarete ancora lontani dal capire di cosa stiamo parlando. Ci sono autori come Lovecraft che sono destinati a lasciare segni indelebili nella cultura di massa, e per Ctulu il passaggio da personaggio letterario a culto è stato particolarmente breve

Non è un caso se il locale porta il nome dello scrittore, e per gli osservatori più attenti le citazioni sono ovunque…

 

LE DONNE

Si, ok, non sono una categoria essendo in realtà più del 50% degli esseri umani sul pianeta. Eppure le donne in un Whisky Bar sono comunque un bellissimo esempio di come gli stereotipi siano sbagliati e generici. I Capiroska alla fragola e le bevute facili abitano altrove, qui si fa sul serio!

In fondo, non c’è niente di più affascinante che un’ombra di rossetto sul bordo di un bicchiere da Whisky!

GLI ALTRI

Già, perchè proprio una categoria per tutti non si può trovare per fortuna! Famosi bartender, chef, passanti, americani, signore di mezza età…

Il fascino di Love Craft è la complessità, parafrasando il titolo di un romanzo di Kundera “la sostenibile pesantezza dell’essere”…

…E noi non possiamo che esserne felici!

 

 

Photo by Martino Dini

 

 

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