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Monica Berg in cima al mondo (del bar). La bartender e imprenditrice norvegese di origine asiatica, è stata eletta al primo posto nella annuale lista delle personalità più influenti del settore bar, edita da Drinks International: pensatori profondi, carismatici e capaci di spostare la linea degli equilibri con  le loro idee, come Monica ha dimostrato di essere, grazie a iniziative di comunicazione durante il lockdown, e con il lavoro al suo bar, Tayer+Elementary.

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Numerose le personalità dei bar di Londra, che pur alla luce delle prese di posizione politiche, rimane punto di riferimento nel settore dell’ospitalità da miscelare: secondo posto per l’italianissimo Ago Perrone, bar manager del The Connaught Bar che solo pochi mesi fa veniva incoronato come miglior bar del mondo. Piedi del podio per Alex Kratena, compagno sul lavoro e nella vita di Monica Berg, con cui ha portato il loro Tayer+Elementary di Londra sul quinto gradino degli ultimi 50 Best. Insieme, Monica e Alex hanno da poco lanciato anche una serie di contenuti video che trattano di tecniche di miscelazione, approccio all’organizzazione e gestione del bar e altri argomenti di totale interesse per il settore.

Ago Perrone

Presenti altri tre italiani in lista: numero 26 per Simone Caporale, che dal lago di Como è arrivato a essere cittadino del mondo International Bartender of the Year nel 2014 mentre era a capo dell’Artesian Bar di Londra, oggi è impegnato con la sua nuovissima apertura del Sips di Barcellona, e come ambassador per il prodotto da lui co-creato, Amaro Santoni. Patrick Pistolesi, leader del Drink Kong di Roma (45esimo bar migliore al mondo, già nominato Campari One to Watch nel 2019), è stato eletto al numero 41 come new entry. Alla piazza 81 c’è invece Diego Ferrari, global brand ambassador di Rum Matusalem, bartender e autore.

La lista è frutto della votazione di centoventi membri del settore, tra media, consulenti, operatori, rappresentanti di aziende e organizzatori di eventi, provenienti da più di sessanta città del mondo. Europa (38%) e Stati Uniti (33%) le regioni del pianeta più rappresentate, con Asia a seguire (19%) e Africa e Medio Oriente a chiudere (1%) dopo il Sud America. Gli insigniti arrivano da più di quaranta città del mondo, con Londra e New York sul trono delle più premiate.

Patrick Pistolesi

Cinquantasei dei cento nomi elencati appartengono a professionisti del bancone. “La lista di quest’anno, che arriva dopo un periodo di incredibile instabilità e dubbi”, racconta l’editore di Bar World 100, Hamish Smith, “si compone di quelle personalità che hanno resistito alle difficoltà, ergendosi come condottieri della resistenza. È un omaggio, adesso che cerchiamo lentamente di tornare a condizioni migliori, per coloro che ci hanno trascinati quando tutto sembrava contro di noi. Monica è l’esempio di quanto appena detto: l’unione perfetta tra tecnica e motivazione, in un bar all’avanguardia che opera seguendo etica, visione e pensiero per il futuro dell’industria”.

 

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