Pinterest LinkedIn

© Riproduzione riservata

Sono ovviamente mancati il calore e il glamour della consueta cerimonia, ma la classifica più attesa dell’anno da miscelare ha ancora una volta regalato emozioni. In diretta streaming da Londra, è stata svelata la lista dei 50 migliori bar del mondo sponsorizzata da Perrier, il cui antipasto era stato comunicato la settimana scorsa: trionfo del Connaught di Londra guidato dall’italiano Agostino Perrone, e Italia sugli scudi con due conferme.

La dodicesima edizione della kermesse è senz’altro la più sofferta, in un anno devastante per il settore dell’ospitalità, che si è visto costretto a fare i salti mortali per districarsi tra lockdown, chiusure e misure di sicurezza varie. A maggio era stato lanciato il 50 Best for Recovery, un piano di raccolta fondi e sostegno per l’industria del mangiarbere che ha  finora raccolto quasi un 1.25 milioni di euro, distribuiti tra 236 attività in 53 paesi, a conferma della fratellanza e dell’empatia che regnano nell’universo del bar. Nonostante le difficoltà, miscelazione e sorrisi continuano a significare vita e lavoro per un intero universo, ed è sacrosanto che i sacrifici fatti dai vari operatori vengano celebrati dagli oltre 540 votanti in tutto il mondo.

Agostino Perrone e il team del Connaught Bar di Londra

Vince dunque il Connaught Bar di Londra, le cui redini sono nelle mani dell’impeccabile Agostino Perrone, maestro del leggendario Martini, insieme a Giorgio Bargiani. “Ogni cocktail è una storia, un’esperienza fatta di viaggio e immaginazione. Noi la traduciamo in un bicchiere”; scalzato il Dante di New York, che scala al secondo posto. L’Italia conferma il suo ottimo momento, portando trai primi cinquanta del mondo due bar. Al numero 45 si piazza il Drink Kong di Roma, firmato da Patrick Pistolesi, che lo scorso anno era entrato in top 100 e aveva ricevuto il Campari One to Watch Award. Sale anche il 1930, lo speakeasy di Milano creato da Flavio Angiolillo e Marco Russo e guidato da Fabio Benjamin Cavagna: gradino numero 25, dopo l’ingresso al numero 44 lo scorso anno.

Ottimi risultati per i mostri sacri della drinking London: Erik Lorincz, l’ex capo barman del Savoy Hotel, è la miglior nuova apertura dell’anno con il suo Kwant al numero 6, mentre il Tayer&Elementary di Alex Kratena e Monica Berg si classifica al quinto posto, come più alta new entry. Escono dalla classifica due bar che hanno fatto la storia del bere italiano come il Jerry Thomas Speakeasy di Roma e il Nottingham Forest di Milano, e il Baccano di Roma che nel 2019 aveva fatto il suo debutto. Ma c’è un po’ di Belpaese anche nei vari premi speciali assegnati come ogni anno: Danilo Pozone è la mente dietro il Galaxy Bar (Dubai, EAU), insignito del Campari One to Watch 2020, mentre Stefano Catino è al comando del Maybe Sammy di Sydney, al numero 11 e premiato con il Michter’s Art of Hospitality.

La lista completa dei 50 Best Bars:

1. Connaught Bar (Londra, UK)
2.
Dante (New York, USA) – Best Bar in Nord America by Asahi Super Dry
3.
The Clumsies (Atene, Grecia)
4.
Atlas (Singapore)Best Bar in Asia by Remy Martin
5.
Tyer&Elementary (Londra, UK) – DiSaronno Highest New Entry
6.
Kwant (Londra, UK)London Essence Best New Opening
7.
Floreria Atlantico (Buenos Aires) – Best Bar in Sud America by Iichico Seitan
8.
 Coa (Hong Kong)Nikka’s Highest Climber
9.
Jigger&Pony (Singapore)
10.
The SG Club (Tokyo, Giappone)
11.
Maybe Sammy (Sydney, Australia) – Best Bar in Australasia by Torres Brandy
12.
Attaboy (New York, USA)
13.
NoMad Bar (New York, USA)
14.
Manhattan (Singapore)
15.
The Old Man (Hong Kong)
16.
Katana Kitten (New York, USA)
17.
Licoreria Limantour (Città del Messico, Messico)
18.
Native (Singapore)
19.
Paradiso (Barcellona, Spagna)
20.
American Bar (Londra, UK)
21.
Carnaval – Lima (Perù)
22.
Salmon Guru (Madrid)
23.
Zuma (Dubai, EAU) – Best Bar in Middle East and Africa by Matusalem Rum
24.
Little Red Door (Parigi, Francia)
25. 1930 (Milano, Italia)
26.
Two Schmucks (Barcellona, Spagna)
27.
El Copitas (San Pietroburgo, Russia)
28.
Cantina OK! (Sydney, Australia)
29.
Lyaness (Londra, UK)
30.
Himkok (Oslo, Norvegia)
31.
Baba Au Rum (Atene, Grecia)
32.
Panda&Sons (Edimburgo, Scozia)
33.
Swift (Londra, UK)
34.
Three Sheets (Londra, UK)
35.
The Bamboo Bar (Bangkok, Thailandia)
36.
Tjoget (Stoccolma, Svezia)
37.
Buck&Breck (Berlino, Germania)
38.
Employees Only (New York, USA)
39.
Bulletin Place (Sydney, Australia)
40.
Bar Benfiddich (Tokyo, Giappone)
41.
Artesian (Londra, UK)
42.
Sober Company (Shanghai, Cina)
43.
Indulge Experimental Bistro (Taipei, Taiwan)
44.
Bar Trigona (Kuala Lumpur, Malesia)
45.
Drink Kong (Roma, Italia)
46.
Room by Le Kief (Taipei, Taiwan)
47.
Alquimico (Cartagena, Colombia) – Ketel One Sustainable Bar Award
48.
High Five (Tokyo, Giappone) – Heering Legend of the List Award
49
. Charles H (Seoul, Corea del Sud)
50. 
Presidente (Buenos Aires, Argentina)

 

 

© Riproduzione riservata

Tu cosa ne pensi? Scrivi un commento (0)

Resta sempre aggiornato! Iscriviti alla Newsletter

Scrivi un commento

15 + nove =

Per continuare disattiva l'AD Block

La pubblicità è fondamentale per il nostro sostentamento e ci permette di mantenere gratuiti i contenuti del nostro sito.
Se hai disattivato l'AD Block e vedi ancora questo messaggio ricarica la pagina