Le sorgenti minerali di “Santo Gemini” si trovano in una delle più belle valli dei Monti Martani in Umbria, dalle quali sgorga un’acqua minerale naturale con origini antiche e dalle proprietà terapeutiche. Nella civiltà Romana, la fonte era conosciuta come acqua della salute. Queste sorgenti, agli inizi dell’Ottocento attirarono l’attenzione degli amministratori locali che, sfruttando le proprietà terapeutiche dell’acqua, trasformarono il Paese di San Gemini in un centro termale. Nasce così nel 1889 il marchio Sangemini identificativo di un’ acqua effervescente naturale, bicarbonato-calcica, medio minerale a basso contenuto di sodio.
Recoaro Terme ha una storia antica. I benefici effetti delle sue acque ebbero fama e notorietà sin dalla fine del 1600, quando il Conte Lelio Piovene ne divulgò le virtù. Fu verso la fine del 1700, con la diffusione della pratica delle cure idroterapiche, che il piccolo centro veneto vide sorgere numerosi impianti termali e una notevole espansione alberghiera. Ripercorriamo insieme le tappe che l’hanno portata fino alle nostre moderne tavole.
Risalgono al XVI secolo i primi documenti che raccontano le proprietà dei “bagni de Pej” ed è del 1660 la monografia dello scienziato Alessandro Colombo dedicata alle virtù curative delle acque di Pejo.
Legata al culto della ninfa Egeria, L’Acqua Santa di Roma era già nota agli antichi romani per le sue proprietà curative. Nel corso del tempo ha saputo consolidare ed estendere la sua fama. Ripercorriamo insieme le tappe della sua storia.
La Galvanina è una delle più antiche fonti di acqua minerale e termale conosciuta, non solo in Italia ma anche in Europa. La sua fonte, collocata in cima ad un’altura, il colle di Covignano, è testimonianza di una storia millenaria, “è – come racconta Rino Mini, patron della società – un’avventura che ha segnato quattro generazioni della mia famiglia, arricchita dalla gente che con noi lavora con dedizione, dalla quotidianità in fabbrica, dalla nostra Città con la sua cultura”.
Nel Medioevo era chiamata”Bagno Antico”, la fonte tra Pisa e Firenze da cui zampillava un’acqua così dissetante da essere considerata una vera e propria panacea contro fatica, malanni e l’ideale per l’apparato digerente. In seguito, si pensò di convogliare la fonte in un vero e proprio sistema idrico per distribuire l’acqua alle popolazioni circostanti. Nasce così Uliveto.
Negli anni, i palati più fini hanno imparato a riconoscere e apprezzare Acqua Panna. Quest’acqua minerale naturale oligominerale, insieme alla sorella effervescente Sanpellegrino, è divenuta una vera ambasciatrice del cibo gourmet e un simbolo di eccellenza e fine dining sulle tavole del mondo. Scopriamo la sue origini e ciò che oggi la rende una delle eccellenze italiane…
Presente sulle migliori tavole del mondo con il suo stile inconfondibile e il suo gusto ricercato, l’acqua minerale S.Pellegrino, imbottigliata e distribuita in oltre 120 paesi, è oggi un’icona internazionale di fine living, nonché un marchio ambasciatore dello stile italiano in tutto il mondo.
Effervescenti si nasce. Effervescenti naturali, come l’Acqua Clavdia, senza l’aggiunta di anidride carbonica e un contenuto particolarmente bilanciato di sali minerali. Acqua Clavdia: l’espressione del patrimonio storico, orografico italiano e del suo sottosuolo unico al mondo.
Si tramanda che gli abitanti di Cepina, nell’Alta Valtellina, abbiano da sempre goduto dell’acqua purissima che abbondava in quei luoghi e che, nei primi del ‘900, si costruì un acquedotto per portare quest’acqua fino al centro del paese. Scopriamo di più su Levissima…
Compie un viaggio tra le rocce delle Alpi Marittime in Alta Val Tanaro e sgorga in prossimità di Garessio (Cuneo) a oltre 1.300 metri di altezza. L’acqua minerale S.Bernardo, tanto apprezzata dagli italiani perché ricca di preziosi minerali e caratterizzata da un basso residuo fisso, ha una storia da raccontare…
Io ò bevuto circa due mesi sera e mattina d’una aqqua d’una fontana che è a quaranta miglia presso Roma, la quale rompe la pietra; e questa à rotto la mia e fattomene orinar gran parte. Bisògniamene fare amunizione in casa e non bere né cucinar con altra, e tener altra vita che non soglio.
Buonarroti, 1549
Se la leggenda rimanda la scoperta dell’Acqua Mangiatorella e dei suoi effetti virtuosi sulla salute a più di duecento anni fa, a valorizzarla per primo fu un personaggio geniale e sui generis. Scopriamo di chi si tratta…
Il primo riscontro storico delle Terme di Brennero, note per altro già nell’antichità, risale al 1338. Nel corso dei secoli, le visitarono e seppero apprezzarne le proprietà benefiche nobili e personaggi illustri, quali l‘arciduca Sigismondo Duca del Tirolo con la consorte Eleonora di Scozia nel 1460, i grandi compositori Richard Strauss & Franz Lehar, il drammaturgo Ibsen e molti altri ancora.