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Quale futuro attende il comparto caffè italiano? E lo Specialty coffee che ruolo giocherà? Di questo, e in generale della delicata situazione del settore caffè Italia, si è parlato nell’incontro online ideato e moderato da Francesco Sanapo, a cui hanno preso parte alcuni degli esperti più significativi della scena internazionale, ovvero Yannis Apostolopoulos, CEO di SCA; Giuseppe Lavazza, vicepresidente di Lavazza S.p.A.; Maurizio Cimbali, Presidente di Gruppo Cimbali S.p.A.; Patrick Hoffer, vicepresidente del Consorzio Promozione Caffè; Rubens Gardelli, World Roaster Champion; Prunella Meschini, amministratore delegato de Le Piantagioni del Caffè.

Il talk show ha condotto gli ascoltatori in un viaggio tra parole, musica e letture, per condividere momenti personali; l’appuntamento, che si può rivedere sul profilo Instagram di Francesco Sanapo (@sanapofrancesco) vuole essere di ispirazione non solo per i lavoratori del settore, ma anche per tutti gli appassionati ‘coffee lover’.

 

 

“Quello che è avvenuto durante l’incontro credo sia stato qualcosa di unico, un evento in cui player del settore si sono incontrati per parlare di caffè e per confrontarsi sul futuro lanciando un forte messaggio di speranza.” – dice Francesco Sanapo“La diretta, che ha registrato sempre tra le 100 e le 200 presenze contemporaneamente, per migliaia di visualizzazioni nell’arco dell’intero appuntamento, durato più di due ore, è stata anche un’occasione di scambio generazionale di visioni di portavoce della tradizione italiana e della novità che rappresenta lo Specialty coffee. Nelle interviste, è emerso l’aspetto umano prima ancora di quello aziendale, abbiamo così potuto conoscere l’aspetto più umano di questi grandi imprenditori. È stato per tutto il nostro team un’esperienza ricca d’ispirazione, e mi auguro lo stesso per tutti coloro che l’hanno vista, ma dai feedback ricevuti direi che ci siamo riusciti!”.

“Nell’ultimo anno, il consumo di caffè a casa è cresciuto insieme alla volontà delle persone ad informarsi su come prepararlo al meglio. Questo è un periodo che ci permette di riflettere su tanti aspetti, che ci dà modo di rivedere le nostre priorità, un’occasione per cogliere alcune opportunità, per avvicinare le persone alla tecnologia. Tra i piani del futuro nel mondo della SCA, anche quello di spostare la competizione nella seconda parte dell’anno in un Paese molto vicino all’Italia”, ha detto in apertura di diretta Yannis Apostolopoulos, CEO di SCA (Specialty Coffee Association).

“Siamo convinti che il caffè sia un mondo in continua evoluzione – ha aggiunto Giuseppe Lavazza, vicepresidente Lavazza S.p.A.Il primo ricordo che ho del caffè è la moka, mia compagna di viaggio nelle notti di studio e alleata per aiutarmi a portare a termine i miei progetti. Il mio primo viaggio all’origine è stata l’esperienza più autentica e profonda che può fare chi ama questo mestiere. Senza vedere i paesi di origine manca una parte essenziale e importante per comprendere tutte le sfaccettature di questo mondo”. Sullo Specialty, ha aggiunto: “Lo Specialty coffee è una grande risposta alla necessità del mondo del caffè di creare valore, ha un aspetto culturale importantissimo che consente a tutti gli appassionati di scoprire nuove dimensioni. Rappresenta un salto in avanti enorme sulle conoscenze, il sapere, il know-how, l’applicazione scientifica, i metodi di estrazione e valorizzazione dello Specialty stesso. Per me rappresenta una grande sfida per il futuro del caffè perché può essere davvero generatore di valore. Lo Specialty rappresenta una grande rivoluzione su cui abbiamo investito in modo importante, ad esempio con il progetto Factory 1895 Coffee Designers by Lavazza. Possiamo dire che è una rivoluzione che lascia il segno, e che può essere paragonata alla nascita della macchina espresso nel passato”.

Di speranza parla anche Maurizio Cimbali, Presidente di Gruppo Cimbali S.p.A: “È importante chiedersi sempre come si possa fare meglio. Con quello che abbiamo dentro possiamo fare la differenza, è importante fare bene il nostro lavoro ma è altrettanto importante fare la differenza come persone. Questo il mio messaggio di speranza. L’Italia è il paese in assoluto dove bellezza, arte e cultura sono espresse ai massimi livelli. Il caffè è un leader, è al centro dell’attenzione ed è un business che interesserà sempre di più. Il Made in Italy è apprezzato in tutto il mondo e non è nient’altro che l’espressione della nostra creatività, genialità e sensibilità alla bellezza e di questo dobbiamo esserne coscienti. Abbiamo pregi e difetti ma la qualità ci contraddistingue e la possiamo trasmettere nelle nostre idee e nei nostri prodotti”. Sulla situazione attuale del comparto, ha aggiunto: “Abbiamo vissuto e stiamo vivendo un momento drammatico e non solo per quanto riguarda la salute ma per quanto riguarda l’economia, a causa dell’incertezza generale. Sappiamo quanto il settore dell’Horeca sia stato toccato in modo pesante. Dobbiamo però avere fiducia e credere nella ripartenza che ci sarà certamente: sarà graduale, ma sarà una ripartenza che ci deve vedere pronti anche ad immaginare cosa succederà e che cosa cambierà perché sicuramente non sarà più come prima. Come azienda, ci mettiamo in discussione, continuando a impegnarci anche in un contesto tanto negativo che però porta a riflettere se quello che facevi prima era giusto e cosa si possa fare di più. Dobbiamo porci degli obiettivi di qualità e di eccellenza. Se riusciamo in questo saremo più forti e più apprezzati di prima. Ad esempio, il MUMAC, il museo della macchina per caffè che abbiamo aperto nel 2012 per il centenario di Cimbali in omaggio al caffè made Italy, oggi è chiuso al pubblico ma aperto perché da tre settimane è diventato un hub vaccinale nell’area di Milano sud”.

 

 

Di ricordi e passione per il caffè parla anche Patrick Hoffer, vicepresidente del Consorzio Promozione Caffè e presidente di Caffè Corsini: “Nel 1984 Silvano Corsini, la persona che mi ha cresciuto professionalmente, compie un viaggio bellissimo a Santo Domingo per conoscere una famiglia di produttori di caffè pazzesco. Tornato in Italia, decide di lanciare un caffè che valorizzasse la propria origine e che ancora oggi è all’interno della gamma di Caffè Corsini, la qualità Estrella del Caribe. Questo processo di valorizzazione dei paesi di origine dei caffè che utilizziamo è molto importante. Possiamo dire che l’Estrella è stato un antesignano del caffè Specialty, il primo in Italia, negli anni ’90, come gli altri del marchio Compagnia dell’Arabica, in cui fosse fosse specificato l’origine e le qualità della miscela, per sensibilizzare il consumatore alla qualità e alla conoscenza”. Aggiunge: “Il mondo del caffè oggi sta cambiando ritualità, da un lato c’è un allargamento delle aziende per essere più competitivi, anche in Italia cominciano ad esserci acquisizioni e scambi importanti in ottica di aumento dimensionale. Questo comporta rischi, aumenta la competitività e la capacità produttiva. Verranno tempi difficili, il Covid ha fatto crollare le vendite e questo aumenterà ancora di più la corsa alla concentrazione e al contenimento di questi rischi. Dall’altra parte invece c’è una nuova nascita anche in Italia che coincide con l’apertura al mondo dello Specialty, che dà origine a una creazione di valore su tutta la filiera, dal produttore alla tazzina del consumatore. Ho molta fiducia sulle opportunità che si creeranno con una diversa concezione del caffè”.

Di sfide e di futuro rinnovato parla Prunella Meschini, amministratore delegato de Le Piantagioni del Caffè, che il cambiamento lo interpreta anche con il suo nuovo ruolo all’interno dell’azienda di famiglia. “Il cambio generazionale è stato molto importante per noi, abbiamo sempre mantenuto una dose di resistenza positiva alternata ad una dose di apertura nei confronti delle nuove generazioni, delle novità. Non credo ci sia un modello femminile o maschile in questo settore a cui ispiro, penso che i modelli in quanto tali tendano ad essere soggetti eccezionali e quindi spesso irraggiungibili. Punto molto sull’ascoltare tutti sotto il punto di vista professionale, a prescindere dal ruolo che hanno per cercare di prendere da ognuno qualcosa che mi possa servire nella mia vita lavorativa”. Così dice del presente: “Da una parte vedo una stanchezza che ci accomuna e che deriva da questo particolare periodo, dall’altra una sfida: sappiamo come si è evoluto il mercato e come cogliere anche alcuni tra gli stimoli che sono stati lanciati, vedo una potenzialità grande in questo e un sacco di opportunità. Ai miei figli vorrei lasciare la possibilità di usufruire degli strumenti culturali e dell’istruzione necessaria per prendere decisioni giuste per il proprio avvenire”.

Chiude l’incontro Rubens Gardelli, World Roaster Champion: “Il futuro del caffè Specialty può parlare italiano, oggi quasi in ogni città è possibile trovare caffetterie che sanno offrire un prodotto di questo tipo ma vedo difficile che possa arrivare nei locali tanto quanto arriva il caffè tradizionale. Allo Specialty devi avvicinarti ed appassionarti. Noi torrefattori artigianali competiamo con armi differenti, un limite lo rappresenta il fattore economico, il costo fa la differenza per il consumatore. I miei caffè sono selezionati tramite assaggio di campioni: non acquisto mai per nome, devo prima provarlo e assaggiarlo così cerco di identificare quello che è più buono. Purtroppo non sempre riesco ad acquistare direttamente dal produttore ma creo comunque un contatto diretto con le farm”.

Viva il Caffè è un format nato nel 2020 ideato da Francesco Sanapo con la collaborazione di Jessica Sartiani, Nino Conti, Federica Masciullo e Antonella Cutrona. Il programma creato come live di Instagram ha l’intento di raccontare il mondo del caffè: dal farmer al produttore fino al consumatore. La scelta del social network è stata fatta per dare risalto sia al racconto dei protagonisti di ogni puntata sia agli ascoltatori, in modo che possano partecipare interagendo attivamente ad ogni incontro con domande puntuali a tema caffè. Viva il caffè non è solo una diretta live su IG, ma un vero e proprio show che ha come argomento principale il caffè, ma capace di spaziare su più ambiti del bello, dalla musica alle letture.

 

I PARTECIPANTI

Yannis Apostolopoulos – CEO, Specialty Coffee Association:
Yannis è l’amministratore delegato della Specialty Coffee Association, direttore del consiglio del World Coffee Events e di Coffee Science Foundation. Ha più di 25 anni di esperienza in beni di consumo in rapido movimento (FMGC) e ha lavorato per marchi importanti quali Red Bull, Stoli, Remy Martin, Cointreau e Mc Callan. Appassionato da lunga data di Specialty Coffee, ha contribuito alla creazione sia della Barista che della Roasters Guilds of Europe. Ha studiato ingegneria chimica e ha frequentato la Harvard Business School, è Q-Grader e AST.

Giuseppe Lavazza, vicepresidente Luigi Lavazza S.p.A.:
Entrato nell’azienda di famiglia nel 1991 dopo aver terminato gli studi universitari e maturato un’esperienza professionale a Londra (Philip Brothers), dal 2005 al 2011 è Strategic Marketing Director della società. Nel 2008 assume anche la carica di vicepresidente del Consiglio di Amministrazione della Luigi Lavazza S.p.A., ruolo che tutt’ora ricopre. Giuseppe Lavazza è anche membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus, di Finlav S.p.A., holding di partecipazioni riconducibile alla famiglia Lavazza, ed è membro dello Steering Committee di International Coffee Partners, organizzazione che promuove programmi dedicati a sostegno dei produttori di caffè; è inoltre Co-Chairman del progetto Coffee & Climate, che sostiene azioni di mitigazione a favore delle aree caffeicole colpite dai fenomeni legati al climate change. Nel 2019 è stato nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.

Maurizio Cimbali, Presidente di Gruppo Cimbali S.p.A.:
dal 1984 è Presidente di Gruppo Cimbali S.p.A., azienda di famiglia fondata a Milano nel 1912 dal nonno Giuseppe, oggi leader nella progettazione e produzione di macchine professionali per caffè e attrezzature per la caffetteria. Il Gruppo detiene 5 brand: La Cimbali, Faema, Casadio, Hemerson e Slayer Espresso, opera attraverso 3 stabilimenti produttivi in Italia che sottolineano il valore del “made in Italy” e uno in USA dedicato alla produzione delle macchine a marchio Slayer. L’impegno per la diffusione della cultura del caffè espresso ha dato vita nel 2012 al “MUMAC – Museo della Macchina per Caffè di Gruppo Cimbali”, la prima e la più completa esposizione permanente interamente dedicata alla storia, al mondo e alla cultura delle macchine per caffè espresso professionali. Il progetto culturale, voluto dalla famiglia Cimbali, è stato ampliato con “MUMAC Library”, la più ampia e completa biblioteca del settore, e “MUMAC Academy” centro di formazione di Gruppo Cimbali per professionisti e coffee lovers. Il 1° giugno 2017 Maurizio Cimbali è stato nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.

 

 

Patrick Hoffer, vicepresidente Consorzio Promozione Caffè: 
dopo una laurea in Scienze Economiche e bancarie nel 2004, è diventato amministratore delegato e successivamente presidente della torrefazione Caffè Corsini. Nel biennio 2013/14 ha ricoperto la carica di Presidente del Comitato Italiano Caffè, avviando la creazione di una scuola italiana caffeicola, con lo scopo di favorire l’interscambio con i Paesi di Origine, per creare ponti di conoscenza tra i paesi produttori di caffè e il comparto italiano del caffè. Dopo esserne stato presidente, è attualmente  il vicepresidente del Consorzio Promozione Caffè, organismo che promuove il settore, l’immagine e la cultura del caffè attraverso un programma di comunicazione continuativo. Caffè Corsini, sotto la sua presidenza, è presente con i suoi prodotti in oltre 65 paesi del mondo, ed è stata la prima in Italia a lanciare sul mercato, negli anni ’90, con il marchio Compagnia dell’Arabica, miscele in cui fosse specificato l’origine e le qualità della miscela, per sensibilizzare il consumatore alla qualità e alla conoscenza. Un vero e proprio antesignano del caffè Specialty.

Rubens Gardelli, World Roaster Champion:
Campione mondiale torrefattore e vice campione mondiale brewing, fondatore della Gardelli specialty coffee. Rubens è uno dei protagonisti di maggior rilevo a livello internazionale della nuova scena italiana del caffè. Da poco ha anche aperto la sua Cafeteca, uno spazio dove è possibile consumare specialty coffee a marchio Gardelli e vivere una esperienza unica guidata dal suo staff.

Prunella Meschini, amministratore delegato de Le Piantagioni del Caffè:
Prunella Meschini, laureata in neurobiologia molecolare, è uno dei titolari de Le Piantagioni del Caffè, torrefazione che fa capo alla sua famiglia. Dieci anni fa ha cominciato a lavorare nel mondo dello Specialty coffee, seguendo le orme di suo padre, Enrico Meschini. Una volta terminata l’università, si è specializzata in ricerca e controllo della materia prima (caffè verde), affascinata dall’idea di applicare il metodo scientifico allo studio, al controllo e alla scelta di un prodotto naturale come il caffè. Attualmente si occupa di R&S e marketing.

Francesco Sanapo, moderatore:
pluripremiato campione baristi e vincitore Cup Taster italiano, Francesco Sanapo è riuscito a unire il proprio lavoro a una maniacale passione per il caffè. Nei numerosi viaggi nei paesi d’origine, va alla ricerca delle materie prime più esclusive ed etiche, creando un contatto diretto con ogni singolo produttore, basato sulla fiducia e il rispetto reciproco. Nel 2013 è iniziata l’avventura di Ditta Artigianale, microroastery e linea di caffetterie dedicate al consumo consapevole di caffè, che nasce per dare risalto alla qualità del “saper fare” italiano.

 

+info: Ufficio stampa Chiarello Puliti & Partners

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