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Milano, Hotel Sheraton Diana Majestic. Una serata di metà maggio e ospiti d’eccezione per scoprire la storia e le caratteristiche di un formaggio dalle innumerevoli potenzialità: il Taleggio D.O.P.

 

Le chiamano materie prime perché sono il punto di partenza di un percorso dalla produzione fino alle nostre tavole, che coinvolge luoghi, momenti e persone. Il risultato è spesso il frutto di anni di storia, di tentativi e perfino di scoperte. Perché sì, quello che mangiamo racchiude in sé un vissuto che vale la pena di essere raccontato.

Come accade per i grandi classici dalla letteratura alla filmografica, che anche se riletti o rivisti non smettono mai di raccontarci qualcosa, così può accadere nella gastronomia. Si può assaporare una pietanza e scoprirne ogni volta sensazioni e gusti diversi o addirittura possiamo conoscerne origini a noi sconosciute.

Il Taleggio vede la sua nascita in epoca romana, forse ancor prima del X secolo. Proprio della omonima Val Taleggio, veniva stagionato in grotte e ben presto divenne oggetto di scambi e commerci, fino ad estendere la sua produzione in altre aree della Pianura Padana. Nel tempo acquisisce la denominazione di Origine (D.O) con D.P.R. 15.9.1988 e Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) con Regolamento CE 1107/96 proprio a conferma della sua qualità.

 

 

L’evento svoltosi presso lo Sheraton Diana Majestic lo scorso 17 maggio e promosso dal Consorzio del Taleggio D.O.P è stato un excursus attraverso la storia, ma anche le caratteristiche e i possibili usi in cucina di questa eccellente materia prima. A dare voce alla serata è stata la conduttrice Helen Hidding che ha presentato il Presidente del Consorzio Tutela Taleggio, la nutrizionista Samantha Biale che ha illustrato le proprietà nutrizionali del formaggio e lo chef Alessandro Borghese per il lato culinario. E ultimi, non per importanza gli attori Marco Ripoldi e Andrea Ramilli, protagonisti di una mini-fiction in giro per l’Italia per proporre nuove ricette regionali con il prodotto D.O.P.

Duttile, a pasta morbida e con crosta edibile. Al sapore è dolce ma all’olfatto persistente e aromatico. Ricco di vitamina A e con una buona percentuale di calcio può essere consumato nella dieta quotidiana con migliori effetti sull’organismo rispetto ad altre proteine di origine animale. In cucina è versatile e utilizzabile in ricette tipiche, così come perfettamente abbinabile con qualsiasi tipo di verdura e anche con la frutta.

Insomma, il Taleggio è nuovo da 700 anni.

 

+INFO: www.taleggio.it

 

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