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“L’Italia, oltre a essere riconosciuta come una delle nazioni con maggiore prospettiva di crescita nei mercati intervistati,  si conferma nuovamente come la più apprezzata dalle nuove generazioni. 

 

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Queste indicazioni lasciano presagire scenari futuri ancora più ambiziosi in una “partita a tre”, tra la storica Francia e la crescente Spagna.  Il nostro paese ha riscosso un  grande interesse anche all’estero, ed  in particolare negli Usa, con una recente novità: il Prosecco Rosé”, dichiara Matteo Lefebvre, direttore Sopexa Italia, agenzia internazionale specializzata nel Food & Drink, che ha presentato i risultati del Wine Trade Monitor 2021. Lo studio, condotto a livello internazionale in collaborazione con Wine in Paris offre una panoramica sui trend globali e le prospettive commerciali dei vini per i prossimi due anni.

Sopexa ha intervistato e raccolto le percezioni e previsioni di 1044 operatori del settore tra importatori, distributori, grossisti e retailer. Quest’anno, l’indagine comprende i principali mercati mondiali per le importazioni di vino in volume, portando il numero totale dei mercati esaminati a otto tra cui Belgio, Cina, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, e quest’anno anche Canada e Paesi Bassi.

Ecco le principali conclusioni dello studio:

Referenze: Quali vini in quali paesi?

Francia, Italia e Spagna ancora sul podio. Per gli intervistati di tutti i mercati, il 90% di loro continua a prediligere i vini francesi, rispetto all’82% che sceglie i vini italiani e il 76% quelli spagnoli. Questi ultimi due, assieme a quelli tedeschi, stanno diventando sempre più noti in Cina e Giappone.

I vini portoghesi si stanno affermando sui mercati internazionali, guadagnando il 5° posto nella classifica di preferenza tra i paesi di origini. I vini australiani invece perdono terreno rispetto all’ultima indagine del 2019, con uno scarto di 13 punti percentuali.

Sentiment del mercato: previsioni di crescita e positività

Nonostante la Brexit e i dazi imposti da Donald Trump nel 2019, oggi, i due terzi degli intervistati prevedono un’impennata delle vendite negli Stati Uniti e in Canada. I professionisti del settore in GermaniaCanada e Paesi Bassi sono i più ottimisti riguardo lo sviluppo del mercato nei prossimi due anni. L’ottimismo è cresciuto anche in Belgio e Stati Uniti.

 

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Evoluzione delle vendite nei prossimi due anni

Il 53% degli intervistati si aspetta un buon andamento delle vendite dei vini francesi, il 49% per i vini italiani e il 37% per i vini spagnoli

  • In Cina, più della metà degli intervistati prevede una crescita in volume per i vini cileni e un declino dei vini australiani – un’opportunità di crescita per i vini francesi;
  • In Canada e nei Paesi Bassi si prevedono buone opportunità per i vini italiani;
  • In Belgio e negli Stati Uniti crescono le speranze per i vini spagnoli;
  • In Germania il 70% degli intervistati pronostica un aumento delle vendite dei vini locali a scapito di quelle dei concorrenti.

Le categorie di vino: le novità  

vini biologici, in cima alla classifica dal 2019, sono percepiti come la categoria più dinamica e che riscuote ancora molto interesse, mentre diminuisce leggermente il fascino dei vini regionali.

Continua il successo per i vini rosati, una tra le prime 3 categorie più performanti. Anche i vini Premium mostrano segnali di crescita nonostante le disparità di mercato.

Emergono invece nuove categorie di vini come, ad esempio gli Orange wines e in modo meno marcato i Pet Nat wines (pétillant naturel – naturalmente frizzante) in Canada e Giappone. Invece, negli Stati Uniti, crescono i vini aromatizzati.

 

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Le regioni vinicole più dinamiche

Per quanto riguarda i vini bianchi, tre regioni francesi sono salite in cima alla classifica, Languedoc, Loire e Bourgogne;

Per i vini rossiBordeaux rimane in pole position davanti a Languedoc e Côtes du Rhône, quest’ultima auspica buone speranze in Asia;

Quanto ai rosé, la Provenza rimane il leader indiscusso seguito dai rosati della Languedoc e dell’Italia. Vale la pena notare che per la prima volta negli Stati Uniti, secondo gli intervistati, il rosé italiano ha superato il Languedoc al terzo posto;

Infine, tra i vini spumanti lo Champagne rimane al primo posto, seguito da ProseccoCava e Cremant.

I trend del momento

Accelerata dalla situazione pandemica globale, la crescita dell’e-commerce ha permesso maggiori vendite online negli ultimi anni. I Paesi che ne hanno beneficiato maggiormente sono: Europa, Usa, Canada e più specificamente Regno Unito.

La dinamicità dei formati di packaging: il commercio del vino ha registrato una crescita di utilizzo delle bottiglie da 75cl. Secondo gli intervistati, inoltre, dovrebbe aumentare anche il numero dei tappi a vite, con solo la Cina in controtendenza. Nei mercati anglosassoni – Usa, Canada e Regno Unito – le lattine sono al secondo posto in termini di crescita prevista.

Immagine e reputazione dei vini in base alla loro origine

In generale, è ancora la Francia che riporta la migliore performance, molto più avanti dei principali competitors, Italia (18%) e Germania (5%) in rispettivamente al secondo e terzo posto. Per gli intervistati, tuttavia, i vini italiani e spagnoli vengono scelti dalle nuovi generazioni per innovazione e ottimo rapporto qualità-prezzo.

Fonte: www.federvini.it

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