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Il 18 dicembre, la Corte Arbitrale di San Pietroburgo e della Regione di Leningrado ha emesso una sentenza favorevole alla Baltika Brewing Company LLC contro Carlsberg. Questo verdetto permette a Baltika, il secondo maggiore produttore di birra in Russia, di continuare ad utilizzare i marchi di Carlsberg Group nel paese nonostante il birraio danese abbia revocato le licenze e ceduto l’azienda allo stato Russo.

È un vero scontro tra lo stato Russo e Carlsberg, che inizialmente ha visto Putin prendere il controllo delle attività del gruppo danese e di Danone in Russia. Il sequestro è stato motivato dal fatto che i loro manager avrebbero cercato di intimidire i dipendenti russi, minacciandoli di licenziamento in caso di posizioni politiche e civili contrarie alle loro (filo occidentali). Questo nonostante sembrasse essere stato trovato nei giorni precedenti un accordo per la cessione delle attività di Carlsberg in Russia.

Dopo la cessione “forzata” da parte di Carlsberg di Baltika e delle sue attività nel paese allo stato Russo e la revoca delle licenze per i marchi del gruppo, la tensione è restata molto alta con il recente arresto di Denis Sherstennikov e Anton Rogachevsky, rispettivamente ex presidente ed ex vicepresidente di Baltika Breweries accusati di frode su larga scala per aver ceduto illegalmente diritti di proprietà intellettuale di marchi commerciali a filiali di Carlsberg  in Kazakistan e Bielorussia.

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