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La disputa tra Carlsberg e il governo russo continua a intensificarsi. Seguendo l’azione del governo russo di sequestrare e nazionalizzare le operazioni di Carlsberg in Russia, Carlsberg ha reagito revocando gli accordi in licenza alla sua ex controllata, Baltika Breweries. In un ulteriore sviluppo, due ex dirigenti di spicco dell’azienda in Russia sono stati arrestati.

Denis Sherstennikov e Anton Rogachevsky, rispettivamente ex presidente ed ex vicepresidente di Baltika Breweries, sono detenuti a San Pietroburgo con l’accusa di frode su larga scala. Secondo l’inchiesta, i due sono sospettati di aver trasferito illegalmente beni del valore di circa 295,5 milioni di rubli a filiali di Carlsberg in Kazakistan e Bielorussia, includendo diritti di proprietà intellettuale di marchi commerciali.

Gli  ex dirigenti di Baltika, si trovano ad affrontare la possibilità di una condanna fino a 10 anni di carcere. Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa russe, dopo che i due dipendenti sono stati arrestati, il tribunale ha accolto la richiesta di Baltika di tenere il procedimento a porte chiuse per proteggere i segreti commerciali.

Carlsberg, recentemente, aveva lanciato gravissime accuse contro le autorità russe, sostenendo che queste ultime abbiano praticamente “rubato” le sue attività nel paese. In una mossa di contrattacco, Carlsberg ha revocato le licenze concesse alla Baltika Breweries per la produzione e la vendita dei suoi marchi. Tuttavia, Baltika ha reagito avviando procedimenti legali in Russia per mantenere il diritto di utilizzo dei marchi. Baltika attualmente produce oltre 50 varietà di bevande, incluse marche note come Tuborg, Kronenbourg e Žatecký Gus.

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