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Cosa chiede il mercato nordamericano ai produttori di macchine da caffè Made in Italy?
Ce lo raccontano due grandi aziende con una forte presenza nell’area. Il dilagare dello specialty e l’attenzione al caffè di qualità, ma anche le difficoltà di reperire il personale. L’analisi dei dati e l’IoT e una grande attenzione all’assistenza: sono le tendenze di un mercato polarizzato raccontate da due protagonisti dell’export nel mercato nordamericano.

 

 

“I nordamericani cercano due aspetti: la qualità e le conoscenze – dice Andrea Clerici, direttore commerciale di CimbaliL’interesse verso gli Specialty Coffee è sempre più radicato e la ricerca di un caffè di qualità non è più appannaggio di bar o caffetterie, ma si allarga alle catene, in ufficio, negli spazi di coworking, nelle strutture per lo sport, la salute e il benessere, nelle boutique e nel mondo del take-away: il caffè è diventato onnipresente. Il caffè di qualità è ora una priorità per le aziende, in quanto utile a instaurare relazioni con i clienti. Le macchine per caffè, oggi, non devono più soddisfare solo i professionisti, ma chiunque”.

 

 

Il mercato tende a polarizzarsi: “Si cercano modelli di fascia bassa e con un buon rapporto qualità-prezzo, che offrano un buon caffè a un prezzo conveniente (una soluzione di solito attuabile nei ristoranti), o modelli di punta, di fascia alta, utilizzati per ‘fare scena’ intorno al bancone”. È cambiato l’atteggiamento e aumentato l’interesse per le superautomatiche. “Grazie ai miglioramenti tecnologici, hanno una resa sempre migliore, dall’estrazione del caffè alla montatura del latte, e assicurano un risultato di alta qualità e uniformità in tazza, indipendentemente da chi prepara il caffè. È importante perché oggi in molte situazioni si assiste a un continuo turnover degli operatori. Questo fattore, insieme alla connettività Internet of Things, ha cambiato le regole del gioco per molte catene. Infatti, la macchina, grazie alla connessione Wi-fi, comunica e consente di monitorare da remoto tutte le sue funzionalità e performance”.

Cimbali per il mercato nordamericano ha ideato una superautomatica con connettività Bluetooth e molte funzioni che offrono ai clienti un caffè personalizzabile a seconda dei gusti, con i chicchi macinati sul momento per garantire la massima qualità in tazza e in grado di erogare bevande calde e fredde, in diverse quantità, da 12 a 24 once.

 

 

“In USA oggi si vuole innovare senza stravolgere, semmai aggiungere. – spiega Tommaso Natale, Marketing & Communication Manager La Marzocco -. Il progetto di connettere le macchine tramite app ne è un esempio: lavoriamo sull’efficacia nel recuperare dati sensibili nell’utilizzo della macchina e su una manutenzione predittiva, senza perdere la manualità del barista, plus principale dei nostri prodotti. Riteniamo che sia proprio la lettura e la conoscenza dei dati che possa portare a un sempre migliore utilizzo delle macchine da caffè”. Quanto ai prodotti più richiesti, il mercato Nordamericano cerca qualità, comodo utilizzo e lunga durata. “Le macchine più vendute sono la Linea Classic e la Linea PB. Piacciono il sistema a doppia caldaia che permette stabilità termica sul lungo periodo e quindi la qualità del caffè in tazza e le performance della caldaia vapore, molto utilizzata dagli americani per montare i vari tipi di latte”.

Fonte: host.fieramilano.it/

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