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Serviva più spazio per contenere l’entusiasmo per il caffè da parte del pubblico della prima capitale d’Italia. Il Salone infatti per il primo anno si è spostato nella centralissima Piazza San Carlo. Una due giorni dedicati al caffè organizzati dall’Associazione di promozione sociale EatBin. L’Assessore al Turismo e Commercio della città di Torino aveva mostrato una certa soddisfazione già in partenza. “Il Turin Coffee rappresenta un evento unico nel suo genere, ormai consolidato e molto partecipato sul territorio, che celebra una delle più importanti eccellenze torinesi, il caffè. Sono certo che il festival darà un forte segnale di ripresa per la città e le aziende coinvolte, confermandosi una grande occasione per il settore del turismo, che sta vivendo un momento difficile non solo sul nostro territorio, ma anche a livello nazionale e globale”.

 

Le torrefazioni in Piemonte, a Torino, non mancano ed è proprio grazie alla collaborazione con aziende come Lavazza, Caffè Vergnano e Costadoro che si è riusciti ad allestire una manifestazione di successo di questo tipo, che ha visto la partecipazione anche di maestri gelatieri, autori di libri, chef stellati, barman e testimonial di aziende produttrici di filtri per l’acqua. Tutti al servizio del e per il caffè, professionalità coinvolte per fare cultura passando da preparazioni inedite. Qualche nome?  Michelangelo Mammoliti, due Stelle Michelin a La Madernassa di Guarene, Paolo Griffa, una Stella Michelin al Petit Royal di Courmayeur, Alberto Quadrio, Cucine Nervi a Gattinara, Paolo Brunelli, Combo a Marzocca di Senigallia, Dennis Zoppi, Bartender, Fabio Verona, formatore sul caffè, Alberto Contini, Brita. Gli scampi, il pomodoro, il riso, il gelato. Una carrellata di incontri e ingredienti da accostare al gusto del caffè. Caffè che non si beve solo dalla tazzina ma anche in due drink o in una miscelazione analcolica.

Oltre a degustazioni gratuite di caffè c’è stata anche la “coffee experience” in Piazza San Carlo in cui gustare speciali ricette a firma Lavazza da approfondire al Museo omonimo attraverso visite guidate. E, una volta apprese le tecniche per pulire al meglio le macchine del caffè o quanto l’acqua e i filtri (Brita, azienda tedesca e leader in Italia da vent’anni) incidano sul suo gusto, è stato tempo anche di affrontare il tema dell’analisi sensoriale. Ma non solo del caffè, anche del tartufo. La stagione, sebbene sia in ritardo di una decina di giorni, è vicina. Mauro Carbone, direttore per il centro Nazionale Studi Tartufo ne ha spiegato l’importanza per la valutazione dei prodotti. Spazio anche alla coffee mixology, ecco due ricette interessanti.

Alejandro by Dennis Zoppi – Zoppi Distillery

INGREDIENTI

  • 30 ml Tequila Blanco
  • 5 gr Colombia aeropress
  • 100 ml Pompelmo rosa
  • 5 ml Succo di limone
  • 10 ml Sciroppo agave
  • 1 Dash di tabasco

 TECNICA

Build

 

Shaken Note by Tommaso Cecca – Signature Cocktail Analcolico Camparino In Galleria

 

INGREDIENTI

  • 5 cl The Bitter Note, con un fresco aroma di menta piperita contrastato da una sensazione di amaro, note erbacee, mirra e incenso.
  • 3,5 cl Caffè espresso (miscela 1:1 Arabica-Robusta)
  • 0,5 cl Sciroppo di zucchero

GUARNIZIONE

Polvere di cacao

TECNICA

Shake & strain

 

 

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