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Presentato a Milano, presso il Ristorante Berton, si tratta di un 100% Pinot noir che, con i suoi 72 mesi sui lieviti, mostra tutte le potenzialità dei suoli e delle vigne piantate negli anni ‘80 a pergola in Val di Cembra, in direzione di Trento, dalla famiglia Moser.

 

Famiglia Moser - Ph Franz Perini
Famiglia Moser – Ph Franz Perini

 

Per la produzione sono stati selezionati due appezzamenti a 350 metri slm su pietra Dolomia nel vigneto Dòs dei Cedri. Nel bicchiere c’è l’espressione del Trentino più alta di Moser, che giustappunto raggiunge acuti inediti. Freschezza e sapidità per un sorso carico di complessità. Il nome riprende sia il colore dell’uva, blu scura e dai contorni violacei, ma soprattutto quello del Sul bel Danubio blu, il famoso valzer di Johann Strauss. Blauen è eleganza, profondità e dinamismo di un lavoro svolto alla ricerca della definizione, della qualità e dell’attesa.

Si riavvolge un po’ il nastro con questa rappresentazione di Pinot, si pensa al punto da cui si è partiti: era il 1984 quando Moser debuttava con il suo primo Metodo Classico a base 100% Chardonnay. “51,15” il nome scelto, in omaggio al Record dell’Ora conseguito da Francesco Moser a Città del Messico. Un grandissimo ciclista su strada e pista italiano che, di ritorno in cantina dopo le sue vittorie non negava a nessuno una visita in cantina. Precisione e pacatezza, Francesco impone un’organizzazione serrata in ogni campo, non è un caso se fu soprannominato “Lo Sceriffo” proprio per la sua capacità di gestire il gruppo durante la corsa. Oggi racconta del suo ultimo traguardo raggiunto assieme alla sua famiglia, tutta coinvolta nella produzione enoica di spumanti, bianchi e rossi per un totale di 80mila bottiglie di Trentodoc e 70mila di fermi in 20 ettari di superficie vitata.

 

 

Da cantina familiare ad azienda solida, Moser è sempre più presente nel mercato italiano (+ 8% di fatturato rispetto all’esercizio precedente) grazie al lavoro di team svolto Maso Warth, un’antica tenuta vescovile acquisita nel 1988 da Francesco, ultimate le gare ciclistiche che, a 71 anni vediamo ancora in prima linea a gestire la cantina assieme al fratello Diego e i rispettivi figli Carlo (direttore generale) e Matteo (enologo). E se la tenacia dei Moser è presente in Trentino, sull’Altopiano di Piné, dal 1800, la si vede anche negli importanti investimenti fatti volti all’ottenimento della certificazione bio e alla sostenibilità: il maso è riscaldato a biomassa, l’impianto fotovoltaico copre oltre il 60% dell’energia elettrica consumata. Largo ai giovani poi, l’età media dei dipendenti è under 30.

 

 

3000 soltanto le bottiglie prodotte di Blauen; chef Andrea Berton, in occasione della presentazione ufficiale, ha optato per un abbinamento a tutto pasto con Capesante, carota, mandorla, prezzemolo e popcorn di amaranto, il Risotto mantecato alle erbe fini, crema di olive taggiasche e polvere di cappero, un Filetto di vitello, sugo di bietola, purea di patate all’olio extravergine di oliva e infine con l’Uovo di yogurt e mango.

 

+info: mosertrento.com

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