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Guardando la storia della Mixology internazionale per ogni decade si possono identificare uno o due cocktail simbolo che più di tutti hanno segnato i consumi e le abitudini di bevuta, e la cui tradizione e l’immutabile fascino si sono mantenuti inalterati nel tempo.

 

 

Con buona pace per  le ricette raffinate dei migliori bartender di tutto il paese, (che sicuramente storceranno il naso leggendo la mia prossima affermazione), il cocktail simbolo di questo decennio è senza dubbio lo Spritz Veneziano.

Questo pre-dinner infatti si colloca come ultimo gradino nella lunga scala dei successi internazionali dei cocktail italiani nel mondo, partendo dal Bellini, passando per l’Americano fino all’ormai celeberrimo Negroni. Il motivo per cui questo cocktail si è affermato a livello mondiale non è da ricondursi solamente le ben note politiche commerciali di una multinazionale del beverage che ci ha creduto e lo ha spinto fino a farne la case history che tutti conosciamo.

 

 

Buona parte del successo è dovuto alla sua facile replicabilità che ha permesso a questo drink di tre ingredienti di essere servito in maniera corretta da tutti, partendo dall’hotel a 5 stelle fino al bar della piazzetta del paese, rendendolo accessibile, comprensibile, e dunque amato, a differenza di molte fantastiche creazioni a base di home made e liquoristica di nicchia che ovviamente resteranno per sempre legate in esclusiva al proprio creatore e non vedranno mai una gran diffusione.

L’evoluzione dello Spritz nel futuro sarà dunque pari a quella di ogni cocktail che lo ha preceduto. Dopo un periodo di entusiasmo iniziale per la ricetta originale, anche per lui arriverà una fase di maturità e quindi diventa terreno di studio e sopratutto fonte di ispirazione per molte nuove reinterpretazioni.

 

 

A Firenze c’è chi, come Irene, il Bistrò Toscano dell’Hotel Savoy (del gruppo Rocco Forte Hotels), ha preso molto sul serio la missione di rilancio e nobilitazione del cocktail. Dopo un’importante lavoro di ristrutturazione che ha portato la struttura ad essere ancora più proiettata verso la città, il Bar ha deciso di lanciare un progetto di reinterpretazione per lo Spritz che vuole finanche rivoluzionarne il percepito, non solo a livello di tecnica, ma partendo addirittura dalla destagionalizzazione.

Il venerdì sera della stagione Autunno-Inverno infatti sarà dedicato all’aperitivo rinominato scherzosamente Fish & Spritz. Niente a che vedere con il famigerato piatto fritto Made in Uk, al contrario si tratta dell’incontro studiato tra tre Twist del cocktail Veneziano in chiave Fiorentina con assaggini di pesce a cura dello Chef Fulvio Pierangelini.

 

 

Durante queste serate, che si terranno ogni Venerdì, sarà possibile scoprire tre nuove versioni del Cocktail – Irene, Stravinskij e Zen – che verteranno intorno a sapori originali senza stravolgere l’anima e il concetto del drink. La sfida è lanciata, e il nuovo modo di bere lo Spritz inizia anche da qui!

 

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