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Carlsberg, uno dei più importanti gruppi birrai al mondo, operativo anche in Italia, ha risentito negativamente della crisi pandemica accusando nel 2020 un calo significativo di fatturato, comunque contenuto su un livello accettabile (-11%), che non inficia la forza produttiva, economica e finanziaria del gruppo.

 

 

Il Gruppo ha registrato ricavi complessivi pari a 58,54 miliardi di DKr (7,6 miliardi di €) contro 65,9 miliardi di DKr (8,5 Miliardi €) del passato esercizio. In termini di volumi le vendite di birre sono ammontate a 110 milioni di hl contro 113 milioni del 2019, e ciò dovrebbe garantire a Calrlsberg anche per quest’anno la quarta posizione nella classifica dei più grandi gruppi birrai del mondo.  Il calo di volumi per le principali marche del gruppo è stato il seguente: Tuborg -9%, Carlsberg -10%, Grimbergen -2%. Va invece registrato una crescita del volume per 1664 Blanc (+ 8%), per le birre artigianali e le specialità (+1%) e una crescita del volume della birra senza alcol (+11%)

L’utile operativo è sceso del 7,3% SU base organica. Il margine operativo è migliorato al 16,6%. L’utile netto rettificato è aumentato del 3,3% a 6,363 miliardi di DKr, ma l’utile netto riportato è sceso dell’8,2% a 6,030 miliardi di DKr. Il gruppo Carlsberg ha effettuato diverse operazioni di fusione e acquisizione durante l’anno, tra cui Marston’s nel Regno Unito, Wernesgrüner in Germania e ristrutturazioni patrimoniali in Cina.Per il 2021, il Gruppo Carlsberg prevede una crescita organica dell’utile operativo tra il 3% e il 10%.

 

 

Cees ‘t Hart, CEO di Carlsberg Group, commenta: “Anche se la pandemia non è ancora alle nostre spalle e non sappiamo per quanto tempo rimarrà una sfida nel 2021, crediamo che Carlsberg emergerà ancora più forte dala crisi. Durante il 2020, abbiamo adeguato la nostra base di costi a una nuova realtà e implementato nuovi modi di lavorare. Questi cambiamenti hanno portato a una società più flessibile, rendendoci ottimisti sulla nostra capacità di realizzare le nostre priorità strategiche a lungo termine. La situazione finanziaria del gruppo rimane forte. Nonostante COVID-19, abbiamo migliorato il nostro margine operativo, fornito un forte flusso di cassa, aumentato il dividendo per azione, effettuato un considerevole programma di riacquisto di azioni proprie e rafforzato l’attività attraverso acquisizioni “.

CARLBERG IN ITALIA

Il gruppo danese opera da anni anche sul mercato italiano attraverso la controllata al 100% Carlsberg Italia, con stabilimento produttivo a Induno Olona (VA) e sede operativa a Lainate (MI). Con oltre un milione di ettolitri prodotti, Carlsberg Italia è attualmente il terzo produttore nazionale di birra e il quarto produttore in termine di birre commercializzate sul mercato italiano. La società lombarda vanta un variegato portafoglio di marchi, nazionali e internazionali, tra cui Carlsberg, Tuborg, Birrificio Angelo Poretti, Grimbergen, Kronenbourg 1664 e Brooklyn. Carlsberg Italia opera direttamente sul canale della Grande Distribuzione e dei Clienti Speciali e, grazie all’attività svolta da Carlsberg Horeca srl, società controllata al 100% da Carlsberg Italia, è oggi il terzo player italiano nella distribuzione integrata di bevande sul canale Ho.Re. Ca. La società è indicata con una quota tra il 5 e il 6 per cento del totale mercato italiano della birra.

+info: www.carlsberggroup.comwww.carlsbergitalia.it

a cura della redazione beverfood.com edizioni

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