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L’e-commerce del vino è ormai una realtà affermata anche se esso rappresenta al momento un segmento minore nel sistema dei canali distributivi del vino in Italia. Secondo il Wine Report, realizzato da Cross Border Growth Capital e dall’enoteca online Vino.com, le vendite online di vino in Italia rappresentano ora il 4% del totale vendite enologiche, al disotto di UK (11,9%) e Francia (9,9%), ma superiori a Germania e Spagna (1,7%).

Dopo il pieno durante il lockdown, che aveva portato, tra il 2019 e il 2021, ad una straordinaria crescita a tre cifre del business online in Gdo e in alcune tra le principali piattaforme digitali di vendita enologiche, nel corso del 2022 si è ridimensionato il peso del wine e-commerce.  Nel 2022 complessivamente, le vendite on-line delle principali imprese vinicole si sono ridotte del 3,7% rispetto all’anno precedente.

L’E-COMMERCE DEL VINO DELLE PIATTAFORME SPECIALIZZATE

L’ultimo report Mediobanca sul settore vinicolo italiano fornisce una panoramica precisa sull’andamento delle piattaforme specializzate (pure player). Se si escludono le vendite on-line che transitano dai siti aziendali e da quelli della Gdo, l’85% del wine e-commerce è intercettato da piattaforme specializzate (pure player) le cui vendite si sono ridotte dello 0,3%. Minoritario invece l’utilizzo di piattaforme generiche (ad esempio Amazon) per l’acquisto di vino. In calo anche le vendite sui siti internet di proprietà (- 15,8%).

I maggiori pure player nazionali, dopo l’accelerazione in seguito al lockdown del 2020 (giro d’affari in crescita del 132,6% sul 2019), nel 2021 hanno incrementato i propri ricavi complessivi del 24,1% rispetto all’anno precedente.  Oltre al consolidamento delle mutate abitudini di acquisto dei consumatori, il successo di alcuni operatori deriva dalla messa in atto di investimenti tecnologici e dall’impiego di risorse nella promozione e acquisizione di nuovi clienti, anche al di fuori dei confini nazionali. Nel 2021 il fatturato estero dei maggiori pure player, pur rappresentando una quota marginale (9,8% del totale), è cresciuto del 121% sul 2020.

I maggiori pure player di wine e-commerce in Italia (fonte Report Mediobanca)
LA CLASSIFICA DEI PURE PLAYER

Nel 2021 le prime 16 piattaforme di vendite on line di vino hanno esplicitato nell’assieme un fatturato di 164 Mni €. La classifica è guidata da Vino.com che nel 2021 ha fatto registrare ricavi per 43,3 milioni di euro, in crescita del 44% sul 2020, seguita da Tannico che, con un calo del 9,7% sul 2020, si assesta a 33,5 milioni di euro. Bernabei, con ricavi pari a 31,8 milioni ha registrato un aumento del 23,3%.

Sopra i 10 milioni di euro anche il fatturato di Callmewine (17,1 milioni), in aumento del 38,4%, e di XtraWine che, facendo registrare il più alto tasso di crescita (+76,7% sul 2020), raggiunge i 12,6 milioni di euro. Di poco inferiore il fatturato di Winelivery (9 milioni di euro) in aumento del 29%. Il 2021 non è stato un anno positivo per le realtà di minori dimensioni (-6,3% i fatturati sul 2020).

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MERGERS & ACQUISITIONS

Nel 2022 sono proseguite le operazioni di M&A anche per le maggiori piattaforme specializzate nella vendita di vino on-line. Nei primi mesi dell’anno, Italmobiliare della famiglia Pesenti ha acquisito un’ulteriore quota del 20% della proprietà di Callmewine, di cui già deteneva il 60%.

Cfr: Callmewine chiude il 2022 con vendite a 16,2 Mni €. Sviluppo internazionale

Cfr: Callmewine: investimento da 13 Mni € di Italmobiliare che entra al 60% del capitale

Nel dicembre scorso la joint venture paritetica creata nel luglio 2021 tra Campari Group e Moët Hennessy, divisione vini e liquori di Lvmh, ha rilevato l’intero controllo di Tannico, di cui già deteneva il 62,1%. 19 Nel maggio 2021 Tannico ha acquisito una quota di maggioranza del portale francese Venteàlapropriété. “Le due società nel 2021 hanno gestito oltre 600.000 ordini e consegnato 4,5 milioni di bottiglie nel mondo, chiudendo l’anno con un fatturato che ha superato i 76 milioni di Euro (+105% sull’anno precedente)”.

Cfr: Campari Group e Moët Hennessy, la joint venture sale al 100% Tannico

Cfr: Tannico sbarca in Francia con l’acquisto di Venteàlapropriété

Cfr: Campari entra nel capitale di Tannico con una partecipazione del 49%

Fonte:www.areastudimediobanca.com/it/catalogo/tipologia/indagine-sul-settore-vinicolo

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