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Lorenzo Dabove (in arte Kuaska), il più grande esperto di birre artigianali in Italia, ha condotto per conto di Beverfood.com un’ampia panoramica sui microbirrifici emergenti in Italia dal 2008 al 2018, intervistando i titolari/fondatori di ciascun Birrificio. Questo articolo è dedicato a Birra dell’Eremo di Assisi con una intervista al fondatore Enrico Ciani ( www.birradelleremo.it ).

 

 

L’Umbria era un “deserto dei Tartari” fino a pochi anni fa mentre oggi può vantare birrifici pluripremiati e, cosa ancor più importante da sottolineare, producenti birre di grande qualità e carattere. È proprio questo il caso di Birra dell’Eremo, fondata a fine 2014 ad Assisi da Enrico Ciani, maniaco studioso e ricercatore nell’affascinante campo dei lieviti. I suoi brillanti risultati gli hanno giustamente valso una reputazione e una stima sempre più consolidate. Sentiamo dunque Enrico.

Come e perché avete iniziato la vostra avventura.

Il viaggio Birra dell’Eremo è iniziato durante i miei studi universitari. Durante un corso di tecnologie alimentari ho seguito una lezione sulla produzione brassicola. Sono stato talmente trascinato e colpito dai suoi incredibili ed innumerevoli aspetti che ho cercato da lì in avanti di scoprire ogni suo segreto. In quel periodo ho deciso che sarebbe stata la mia professione e mi sono impegnato per far si che diventasse tale.

Quali birre/birrai/birrifici, sia italiani che stranieri, sono stati la vostra fonte d’ispirazione?

Non c’è dubbio che il birrificio che ho ammirato sin dall’inizio sia stato, per diversi motivi, Birra del Borgo. Chiaramente ho ammirato le birre che lo hanno sempre contraddistinto, come la Reale o l’Equilibrista, ma la cosa che più mi ha ispirato è come siano riusciti a fare squadra e creare un team di lavoro affiatato e professionale.

Differenze, nel bene e nel male, tra l’epoca della vostra partenza e quella attuale con particolare riferimento all’aria che tirava e che tira oggi.

Le differenze sono molte e sostanziali. Nel 2012 quando abbiamo aperto c’era un clima di rivoluzione, si respirava nell’aria la voglia di creare un mercato. Oggi la nostra attenzione si è spostata al consolidamento e la ricerca di nuovi mercati. Prima i prodotti si facevano conoscere attraverso, principalmente, le fiere e le manifestazioni in giro per l’Italia. Oggi la rete è il luogo più utilizzato, all’interno del quale, farsi notare è diventato esasperazione.

Avete qualche sassolino nelle scarpe?

Sinceramente non ho sassolini nelle scarpe, ho sempre svolto il mio lavoro con estrema serenità e tranquillità seguendo unicamente la mia passione.

Cosa vi fa andare avanti e quali sono le prospettive future?

Sicuramente fare ciò che ti piace e che più ti appassiona è la spinta più grande.

Una battuta per concludere: “Quale birra avreste voluto creare voi e che invidiate ai vostri colleghi, sia italiani che stranieri?”.

Xyauyù di Baladin.

+Info: www.birradelleremo.it

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Rubrica Birrifici Emergenti 2008-2018 by Kuaska

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