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Lorenzo Dabove (in arte Kuaska), il più grande esperto di birre artigianali in Italia, ha condotto per conto di Beverfood.com un’ampia panoramica sui microbirrifici emergenti in Italia dal 2008 al 2018, intervistando i titolari/fondatori di ciascun Birrificio. Questo articolo è dedicato alla Brasseria della Fonte con un’intervista a Samuele Cesaroni ( www.lafonte.toscana.it/brasseria-della-fonte ).

 

 

Samuele Cesaroni ha creato a Pienza, nell’azienda agricola di famiglia, un birrificio che gli sta dando grandi soddisfazioni e unanimi apprezzamenti. Passione pura, curiosità verso il mondo esterno e idee innovative (in arrivo birre sorprendenti) sono alla base di questo meritato successo. Ecco cosa ci dice Samuele dalla sua bellissima cittadina.

Come e perché avete iniziato la vostra avventura

Ho iniziato a fare birra in casa appena tornai dal viaggio che ho sognato per tutta la vita. Bevvi in Alaska (a Juneau) una birra particolare, che mi fece esclamare “chissà com’è che si fa la birra???” Dopo un anno di homebrewing ho avuto la possibilità di brassare le mie ricette come beerfirm presso un birrificio vicino a me. Nel giro di pochi mesi ho capito cosa volevo dalla mia vita.

Quali birre/birrai/birrifici, sia italiani che stranieri, sono stati la vostra fonte d’ispirazione?

Il primo in assoluto è stato Evin O’Riordain del birrificio londinese “The Kernel”. La prima musa ispiratrice che ho avuto la fortuna di conoscere di persona e con cui poi ho anche scambiato idee, ricette e chiacchiere al vento. Col passare del tempo ho dato uno sguardo oltreoceano ed ho trovato particolare stimolo in persone come Shaun Hill di Hill Farmstead (il miglior birraio nel mio immaginario) e Michael Kane (di Kane Brewing Company). Ma Suarez Family è forse la realtà che desidero ricreare in Italia.

Differenze, nel bene e nel male, tra l’epoca della vostra partenza e quella attuale con particolare riferimento all’aria che tirava e che tira oggi.

Purtroppo o per fortuna, io sono nuovo nel mondo della birra. Non ho la possibilità di fare un tale confronto…

 

 

Avete qualche sassolino nelle scarpe?

Si, ne ho un paio, con qualche collega; e sta a me dimostrare che sono in grado di toglier- meli da solo.

Cosa vi fa andare avanti e quali sono le prospettive future?

Ho addosso un grande entusiasmo nell’affrontare il mio lavoro, un impianto nuovo con cui lavorare e dei grandi margini di miglioramento. Le prospettive future sono quelle di portare avanti la filosofia di adesso: lavorare da solo, evitare qualsiasi tipo di distribuzione, avere sempre birra fresca, il magazzino vuoto, brassare piccoli quantitativi fregandomene dei numeri, del fatturato e degli ampliamenti. Nei prossimi anni voglio continuare a puntare solo sulla qualità e seguire la filiera dal primo all’ultimo step.

Una battuta per concludere: “Quale birra avreste voluto creare voi e che invidiate ai vostri colleghi, sia italiani che stranieri?”

La birra che mi ha emozionato di più è la “A night to End all Dawns” di Kane Brewing Company. Mi ha colpito profondamente e sto cercando di replicarla. Ho speso tempo, viaggi, soldi per farlo e mi sono promesso che un giorno avrei brassato quella ricetta sul mio impianto. Forse con l’aiuto e la supervisione del suo creatore, Michael Kane. Mai dire mai.

+Info: www.lafonte.toscana.it/brasseria-della-fonte

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Rubrica Birrifici Emergenti 2008-2018 by Kuaska

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